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Niente infrazione e disoccupazione ai minimi, buone notizie per il Governo

L'editoriale di Nico Perrone, direttore dell'Agenzia di stampa Dire, per Direoggi | Edizione del 1 luglio

Pubblicato:01-07-2019 15:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:28

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ROMA – La giornata per Salvini e Di Maio si è aperta con una buona notizia. Anzi ottima: i dati sulla disoccupazione sono al minimo e con alta probabilità non ci sarà, almeno per i prossimi 4 mesi, la procedura d’infrazione contro l’Italia da parte della Commissione Europea.

Sulla disoccupazione in calo, il capo politico dei grillini ha espresso tutta la sua soddisfazione rivendicando il risultato frutto dell’azione del Governo. Da Vienna, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha assicurato: «Non vedo ragioni per aprire la procedura di infrazione contro l’Italia». Così ha fatto intendere che a livello europeo sono arrivate le parole giuste e il Paese avrà un po’ più di tempo per rimettere i conti a posto.

Si comincia alle 20 con il Consiglio dei ministri riunito per l’assestamento del bilancio. Saranno messi nero su bianco i miliardi recuperati da portare in dote all’Europa come segno di buona volontà. Fino ad ottobre saremo sorvegliati, ma senza Commissario in casa per controllare.


Il tutto si inserisce nella partita che si sta giocando tra gli Stati europei per le nuove cariche, a partire dal presidente della Commissione. È stallo sul pacchetto deciso da Angela Merkel e Emmanuel Macron che puntava a mettere il socialista olandese Frans Timmermans a capo della Commissione e e il popolare tedesco Manfred Weber alla presidenza del Parlamento europeo. Schema che al momento è saltato, anche perché l’Italia si è schierata con i paesi dell’Est come Ungheria e Polonia.

In un primo momento, spiegano dal M5S, «Timmermans poteva andarci bene, ma poi si è fatta un’altra analisi. Timmermans è olandese e, anche se si dichiara socialista, è un ultraliberista al pari della candidata Kristalina Georgieva, per non parlare di Charles Michel dell’Alde. Siamo convinti che Conte stia trattando su tutto e certamente farà valere il nostro via libera alle nomine se ci sarà accordo su altri temi che ci riguardano a partire dalla manovra».

Domani a Bruxelles riprenderà la trattativa e lì il presidente del Consiglio potrà inserire anche i suoi desiderata nella partita complessiva. Partita che avrebbe come corrispettivo una poltrona da Commissario per la Lega. E per questo incarico resta in pole position Giancarlo Giorgetti.

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