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PALERMO – Vito Nicastri, il ‘re dell’eolico’ coinvolto nell’inchiesta sul presunto giro di tangenti alla Regione Siciliana per il settore delle energie rinnovabili e considerato vicino al superlatitante Matteo Messina Denaro, starebbe collaborando con i magistrati.
Lo rivela l’edizione online di ‘Repubblica-Palermo’, che scrive di due arresti eseguiti dalla Dia di Trapani nell’ambito dell’indagine per corruzione che ruota attorno all’ex parlamentare Francesco Paolo Arata.
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Entrambi gli arrestati sono ai domiciliari: uno di questi e’ un funzionario della Regione Siciliana, l’altro un imprenditore.
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