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BOLOGNA – Alle prossime europee “rischia di andare a votare meno del 40% delle persone”. Colpa di una campagna elettorale dove “non c’è razionalità” e nella quale “non si parla di Europa”. È l’avvertimento del leader di Azione, Carlo Calenda, ieri pomeriggio a Bologna per un’iniziativa elettorale.
“Il nostro obiettivo è superare il 5%– dice Calenda- e lo faremo. Ma soprattutto vogliamo portare un po’ di razionalità in questa campagna elettorale”. Del resto, elenca il leader di Azione, “oggi la situazione è la seguente. Tajani invita a votare una persona morta, credo sia la prima volta nella storia della democrazia. Non credo sia mai successo. È come se io invitassi a votare De Gasperi”.
Poi c’è il generale Vannacci, candidato della Lega, “che inneggia alla X Mas”. E infine “Meloni e Schlein discutono se è più grave lo stronzo detto da De Luca o lo stronzo detto da Meloni“. In questa situazione, avverte Calenda, “il rischio è che vada a votare meno del 40% delle persone. Di Europa non si parla, si discute solo del ritorno del fascismo. Così non ne saltiamo fuori. I ragazzi non sanno che voto è, come si vota, quali sono i gruppi politici. Il rischio è che restiamo come oggi 25esimi su 27 Paesi come influenza. Cioè non contiamo niente”, conclude Calenda.
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