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Il Washington Post apre a Roma. Harlan: “La città eterna è bellissima ma lavorerò davvero tanto”

A parlare con l'agenzia è Chico Harlan, da oggi corrispondente a Roma per il Washington Post

Pubblicato:01-06-2018 09:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:57

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ROMA – “Il nuovo ufficio sarà strategico, il primo nel Sud Europa e nell’area del Mediterraneo, perfetto per raccontare la politica in subbuglio, i rischi finanziari, le migrazioni”: a parlare con l’agenzia ‘Dire’ è Chico Harlan, da oggi corrispondente a Roma per il ‘Washington Post’. Per il quotidiano che svelò il Watergate, lo scandalo sulle intercettazioni che costrinse alla dimissioni il presidente Richard Nixon, la nuova antenna nella capitale italiana è la diciannovesima all’estero e la quinta in Europa. “Si tratta di una scelta decisiva perché avevamo Parigi, Londra, Berlino e Bruxelles ma nessun ufficio nell’Europa del Sud” sottolinea Harlan. Convinto, dopo un’esperienza da corrispondente in Giappone e in Corea, che l’Italia sarà piena di sorprese.

Non so se andra’ come nel film ‘Vacanze romane'” scherza: “La Citta’ eterna e’ uno dei posti piu’ belli al mondo ma lavorero’ davvero tanto“. Da oggi Harlan dovra’ coprire non solo l’Italia ma anche Grecia, Spagna, Balcani e Nord Africa: “Faro’ trasferte e missioni sul campo, anche per capire le migrazioni, un grande tema per tutti i giornali, tre anni fa e ancora adesso”.
E la politica italiana? “Davvero eccitante” risponde il neocorrispondente romano: “Avrei voluto cominciare qualche giorno prima ma ancora oggi e’ tutto in subbuglio, con migrazioni, nazionalismi e nuovi estremismi che stanno rimodellando l’intera regione”. Pronti allora, con la benedizione di Jeff Bezos, il fondatore di Amazon ora proprietario del ‘Washington Post’, a partire con le prime storie. “Dopo aver raccontato lo tsunami e il disastro nucleare di Fukushima spero di poter trasmettere anche buone notizie” sorride Harlan: “L’Italia e’ un Paese in pace e non ci saranno black out nel momento topico come in Giappone”.


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