NEWS:

Cassa di risparmio, Adesso.sm: “Necessarie verifiche a bilancio”

SAN MARINO - L'azione dell'opposizione è un "fare polemica a

Pubblicato:01-06-2017 17:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:17

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

SAN MARINO – L’azione dell’opposizione è un “fare polemica a tutti i costi”. La coalizione di maggioranza replica alle ultime critiche lanciate da un fronte di minoranza quanto mai compatto a dare battaglia sui temi finanziari. In primis, definisce emblematica la posizione sull’attuale presidente di Cassa di Risparmio, Nicola Romito. “Per l’opposizione nessun problema se a dirigere l’istituto bancario vi è chi ha già ricevuto comunicazioni di rinvio a giudizio– mandano a dire Rf, Ssd e C10- mentre si chiede assoluta determinazione nel decidere l’allontanamento per chi è solo soggetto ad un’ipotesi di reato”. In verità, “Adesso.sm non ha cambiato idea sulla necessità di essere rigorosi sul fatto di non avere nei ruoli dirigenziali delle banche persone coinvolte in procedimenti giudiziari”, assicura la maggioranza. Piuttosto, “è emersa la necessità di approfondimenti nella compilazione del bilancio 2016 di Carisp– motiva Adesso.sm- ritenuto non conforme ai parametri di chiarezza e trasparenza”. Priorità è quindi “formare e approvare un bilancio fedele alla realtà affinché si possa intervenire al meglio, con chiarezza e tempestività”, puntualizza la maggioranza. “Poi si interverrà sul resto, anche attraverso i necessari aggiustamenti allo statuto di Carisp- precisa la coalizione- che tuttora non prevede incompatibilità più rigorose”.

Pollice verso quindi sul ricorso al Collegio Garante “adducendo la presunta mancata applicazione di un ordine del giorno, peraltro non votato dall’opposizione”. L’iniziativa per Adesso.sm “denota una completa incapacità di distinguere i ruoli, oppure una spiccata malafede nel volere alimentare la disinformazione e la polemica a qualunque costo”. E ancora: la vicenda della convocazione della Commissione Finanze “conclude il quadro desolante”, stigmatizza la maggioranza. Se da un lato “la convocazione era obbligatoria in virtù della richiesta di oltre un terzo dei membri”,d’altra parte, “la pretesa di fare audizione in Commissione non con referenti istituzionali ma con rappresentanti privati delle banche, ha destato una legittima perplessità nella maggioranza”. Per questo, si è quindi adempiuto l’obbligo della convocazione, chiarisce, “per confrontarci in Commissione sulle scelte da fare”. Ma “le opposizioni hanno arrogantemente risposto che non sono disposte a confrontarsi“. Addirittura “c’è chi ha eccepito, con la solita stucchevole demagogia- manda a dire infine ai consiglieri civici- che si tratterebbe di un costo inutile mentre gli stessi, proprio in questi giorni, non hanno fatto alcuna obiezione per la convocazione di altre commissioni per motivazioni molto più discutibili”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it