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Terremoto, Camusso: “Troppi ritardi, Casa Italia chi l’ha vista?”

Per la leader della Cgil ci vorrebbe "qualche legge elettorale in meno e qualche legge quadro in più"

Pubblicato:01-06-2017 11:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:17

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ROMA – “Siamo a quasi un anno dalla prima scossa di terremoto e siamo ancora in emergenza con ritardi accumulati perché continuiamo ad essere un paese senza una legge quadro sulle emergenze, così ogni volta ricominciamo da capo”. Lo sottolinea la leader della Cgil Susanna Camusso, in occasione della presentazione del progetto di sviluppo economico e sociale del sindacato per le zone terremotate, osservando che si tratta di un “bell’esempio di collettivo malgoverno. Facessero qualche legge elettorale in meno e qualche legge quadro in più sarebbe meglio”. E attacca ancora: “Casa Italia dov’è finita? Chi l’ha vista?“.

Per la leader sindacale “i ritardi sono anche dovuti al blocco delle risorse agli enti locali: mancano strutture e competenze amministrative. L’Italia- prosegue Camusso- è un paese generoso ma oltre alla solidarietà serve progettazione. Siamo preoccupati del fatto che l’assenza di prospettive si trasformi in nuovi movimenti che hanno come unico obiettivo sfasciare tutto e abbandonare quei territori, perché si chiedono dov’è lo Stato e dove sono finite le promesse”. Camusso infine sottolinea che sulla gestione del terremoto “non c’è un lavoro coordinato tra le regioni e tra le Regioni e i Comuni perché si scarica tutto sul commissario e questo vale per gli enti locali e per il governo”.

di Marta Tartarini, giornalista professionista


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