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Elezioni regionali 2015, tutti i risultati

ROMA - Chiuse le urne alle 23 di domenica 31 maggio, ecco i risutati di questa tornata elettorale

Pubblicato:01-06-2015 08:50
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:21

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ROMA – Chiuse le urne alle 23 di domenica 31 maggio, ecco i risutati di questa tornata elettorale che ha eletto i nuovi presidenti in 7 Regioni. Com’è andata minuto per minuto.

LIGURIA – Exit poll choc in Liguria che vedrebbero la gara per la presidenza della Regione tra Giovanni Toti e Alice Salvatore. Raffaella Paita, candidata del Pd, si fermerebbe tra il 21 e il 25,5%. Giovanni Toti, sostenuto dal centrodestra, tra il 28 e il 32%. Luca Pastorino, di Rete a Sinistra, tra l”11 e il 15%. Alice Salvatore, Movimento 5 stelle, tra il 25 e il 29%. Enrico Musso, per Liguria libera, tra l”1 e il 3%. Questi gli exit poll di Emg diffusi da La7 nel corso della maratona elettorale condotta da Enrico Mentana sul voto per le regionali.

Aggiornamento 01.40 – La Lega Nord che sfiora il 20%, Forza Italia che crolla al 12, il Pd che quasi dimezza il bottino guadagnato alle europee di un anno fa passando dal 41,6 al 24,4 e il Movimento 5 Stelle che balza al 24,3% e che tallona proprio il Partito democratico. Sono state scrutinate appena 224 su 1.790 ma i dati in Liguria fanno gia” discutere. Il centrodestra unito si sta avvicinando sempre di piu” a un”insperata vittoria (fino a qualche mese fa era dato per spacciato) grazie a una Lega Nord capace di quadruplicare i propri consensi in un solo anno. Secondo questi primi dati quindi non solo la Liguria punirebbe Matteo Renzi, ma sembrerebbe intenzionata ad affidarsi all”altro Matteo, Salvini.


Aggiornamento 01.21 – Quando sono state scrutinate le prime 154 sezioni in Liguria (su 1.790), l’unica costante con exit poll e proiezioni e’ il vantaggio di Giovanni Toti, candidato del centrodestra, con il 32,12%. Si ribalta di nuovo, invece, il risultato per il secondo posto, in questo caso assegnato ad Alice Salvatore, del Movimento 5 stelle, col 27,47%, mentre Raffaella Paita, candidata del Pd, sarebbe al 26,74%.

Aggiornamento 01.04 – La seconda proiezione Piepoli aumenta il margine di vantaggio del candidato di centrodestra in Liguria, Giovanni Toti, su Raffaella Paita, sostenuta dal Pd. Toti sarebbe al 32,1 e Paita al 30%, mentre Alice Salvatore e” data al 23,2%. I dati sono stati diffusi dalla Rai.

CAMPANIA – Vincenzo De Luca avanti in Campania. Secondo gli exit poll di Emg Acqua per La7 De Luca ha un consenso tra il 35,5 e 39,5 %. Caldoro tra il 33,5 e il 37,5. Valeria Ciarambino tra il 21 e il 25. I dati si riferiscono a un campione relativo al 70 per cento degli intervistati. Vincenzo De Luca al 43,3%, Stefano Caldoro al 35,6%, Valeria Ciarambino al 18,6%, Salvatore Vozza al 2 % sono invece i risultati secondo le prime proiezioni della Rai.

VENETO – I primissimi exit poll sul Veneto danno il leghista Luca Zaia al 44,7%, la democratica Alessandra Moretti al 28,7%, il ”civico” Flavio Tosi al 13,3%, il grillino Jacopo Berti al 10,2%.

Aggornamento 02.07 Alessandra Moretti, all’1,30, ammette la sconfitta e fa i complimenti al ricandidato presidente del Veneto, Luca Zaia, “che ho chiamato”. La candidata per il centro sinistra, nel suo comitato elettorale di Limena, in provincia di Padova, chiarisce che comunque, questa “campagna elettorale e” stata l”esperienza politica piu” bella della mia vita”. Da parte sua, Zaia, “ha dimostrato di essere un candidato forte, piu” radicato nel territorio che il suo partito”, la Lega. Quindi, aggiunge, “congratulazioni a chi ha vinto, ma noi faremo un”opposizione dura, che si basera”, pero”, sul confronto”. Insomma, una “opposizione consapevole e democratica”.

PUGLIA – Michele Emiliano, candidato del centrosinistra, al 44,5%. Francesco Schittulli, sostenuto dai “Ricostruttori” di Fitto , Ncd e da Fratelli d”Italia, al 17,1% Antonella Laricchia, candidata del Movimento Cinque Stelle, al 20%. Questa la prima proiezione Rai del voto su un campione di seggi scrutinati del 4.4%, per le regionali in Puglia.

Aggiornamento 01.28 – “Il Pd e’ il primo partito della Puglia con quasi il 40 per cento dei voti. Alcuni di questi candidati erano distribuiti in liste civiche ma questo non cambia la sostanza delle cose”. Michele Emiliano e’ il nuovo governatore della Puglia, anche senza i numeri ufficiali. E ci tiene a dare i numeri giusti anche al suo Partito Democratico: “Il Pd aveva 4 liste, una del partito e le altre che portavano il mio nome. Non vorrei che qualcuno cominciasse a fare i conti in maniera sbagliata, e cominciasse a dire che il Pd non e’ il primo partito della Puglia. Il centrodestra non e’ arrivato nemmeno secondo questa volta”.

TOSCANA – “Il risultato c’e’ e non e’ banale, se
il presidente piu’ votato sara’ quello della Regione Toscana. Si
puo’ sempre fare di piu’ e meglio. Mi pare che abbia pesato un
po’ un astensionismo legato molto al periodo, ne conosco diversi
che sarebbero andati a votare e per tante ragioni”. Lo ha
dichiarato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi
commentando l’esito del voto. “Dentro questo quadro e’ un
risultato importante, di consolidamento della sinistra al governo
in Toscana, mentre altrove il risultato non e’ cosi’ scontato e
forse dovra’ far riflettere e ragionare tutti. Se questi sono i
dati la Toscana ne esce bene- ha aggiunto-. La Toscana riconferma la sua appartenenza forte a sinistra in un quadro nazionale che sembra mostrare qualche tendenza allo scivolamento o comunque una situazione non chiara come appare in Umbria, come appare anche in Liguria”.

Quello toscano, pertanto, e’ “un risultato di consolidamento
in un quadro politico nazionale che e’ molto in evoluzione stando a queste prime proiezioni”. Tommaso Fattori, candidato della lista a sinistra del Pd “ha funzionato solo come dispersione del voto.

L’altro dato e’ la destra che pare trovare nella Lega Nord
un suo elemento di coalizione, di rafforzamento. Un risultato che
affloscia Forza Italia in modo pesantissimo”, che sfiora il 10%.
“Anche il M5S da noi, poi capiremo meglio, da questi primi dati
non pare andare oltre i risultati di altre tornate”. Nell’analisi
del voto secondo Rossi “la rottura con la Cgil non ha pesato
positivamente”.

MARCHE – Luca Ceriscioli candidato del centrosinistra primo al 39%, Gian Mario Spacca candidato del centrodestra al 15,5% (quarto), Gianni Maggi candidato del Movimento 5 Stelle secondo al 24,8%, Edoardo Mentrasti candidato de Le Altre Marche-Sinistra Unita al 4,7%, Francesco Acquaroli candidato di FdI-Lega buon terzo al 16%. Sono i risultati di una proiezione Rai basata sul 5,9% del totale dei seggi.

Aggiornamento 02.24 – “Non resta che prendere atto del risultato delle urne”. E” lapidario Gian Mario Spacca commentando il proprio risultato elettorale. I dati lo danno, stando alle prime sezioni scrutinate (500 su 1.583), in quarta posizione dietro a Francesco Acquaroli (Fdi-Lega), Giovanni Maggi (M5s) e Luca Ceriscioli (Pd). “Il dato elettorale indica che il nostro progetto per le Marche non e” entrato nel cuore dei marchigiani, come avremmo sperato- continua la nota stampa- i cittadini sono sovrani e hanno compiuto la loro scelta, che merita rispetto. A Luca Ceriscioli rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, nella consapevolezza che il momento che stiamo vivendo e” particolarmente complesso e gli richiedera” il massimo impegno”. L”uscente governatore delle Marche sta seguendo lo scrutinio da casa sua a Fabriano (dove ha votato il 49,84% dei cittadini) e non ha voluto rispondere a domande. Ha affidato il suo commento ad una nota stampa.

Aggiornamento 00.54 – In base ad una seconda proiezione Rai Luca Ceriscioli, candidato del centrosinistra alla presidenza delle Marche e” al 39%, Gianni Maggi candidato del Movimento 5 Stelle al 25,9%, mentre Francesco Acquaroli candidato di FdI-Lega terzo al 17,3%

UMBRIA – Clamoroso in Umbria. Secondo una proiezione Rai relativa all”8,4% del totale dei seggi, il candidato del centrodestra, il sindaco di Assisi Claudio Ricci, sarebbe al 41,5%. La presidente uscente del centrosinistra, Catiuscia Marini, insegue al 40,1%. Terzo il M5s con Caludio Liberati al 14,8%.

Aggiornamento 03.05Rientra lo spavento del centrosinistra
in Umbria. Con il 44,12% dei voti Catiuscia Marini stacca Claudio
Ricci, fermo al 37,81%. Al 40% di sezioni scrutinate (408 su
1.012) i pronostici sembrano essere confermati e la presidente
uscente è sempre più vicina alla vittoria.
Dato clamoroso è quello della Lega Nord, che nel computo delle
preferenze arriva al 14,65% ed è il primo partito della
coalizione di centrodestra, seguito da Forza Italia, all’8,83%.
In alcuni comuni, il Carroccio arriva a doppiare Forza Italia e
potrebbe addirittura contendersi il posto di secondo partito dopo
il Pd, con il Movimento 5 stelle, che per ora è al 14,56%.

Aggiornamento 02.27 – I primi dati certi dopo 345 sezioni scrutinate su 1.012 (il 34% del totale), smentiscono le prime proiezioni e confermano le previsioni sul centrosinistra vincente in Umbria. La presidente uscente Catiuscia Marini, come preannunciato dai sondaggi, e” avanti con il 43,11% sul candidato del centrodestra Claudio Ricci, che per ora e” al 38,93%. La forbice e” pero” molto ridotta: un dato che, se confermato, sarebbe comunque considerato storico. Mai, infatti, la differenza tra centrosinistra e centrodestra era stata cosi” bassa in Umbria. Nel 2010, Marini era stata eletta con il 57,24% dei voti contro il 37,70% della candidata della coalizione guidata dal Popolo delle Liberta”.

Aggiornamento 01.37 – “Manteniamo il trend iniziato lo scorso anno con le vittorie in numerose realta” locali. Si consolida il 5 a 2 in Umbria, che e” stabilmente in mano a Catiuscia Marini e al Partito democratico”. Cosi” il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini.

Aggiornamento 00.37 – Catiuscia Marini, presidente ricandidato del centrosinistra alla Regione Umbria, rimonta sul sindaco di Assisi Claudio Ricci, candidato dal centrodestra. Secondo una proiezione Emg/La7 sul 5% del totale dei seggi, Marini sarebbe al 39,8% contro il 38% del sindaco di Assisi.

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