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Via Rasella, La Russa: “Ho sbagliato a non dire ‘soldati nazisti'”. Schlein: “Scuse non bastano”

Il giorno dopo le polemiche, il presidente del Senato prova a gettare acqua sul fuoco sulle sue dichiarazioni a Libero

Pubblicato:01-04-2023 15:36
Ultimo aggiornamento:03-04-2023 12:30
Autore:

ignazio_la_russa
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ROMA – Il giorno dopo le polemiche il presidente del Senato prova a gettare acqua sul fuoco riguardo le sue dichiarazioni sull’attentato di via Rasella. “Spiace sinceramente che nell’ambito di una lunga intervista rilasciata a ‘Libero’, a seguito delle mie poche parole in risposta ad una precisa domanda sulle pretestuose critiche indirizzate a Giorgia Meloni in occasione delle celebrazioni per l’Eccidio delle Fosse Ardeatine – a cui ho più volte partecipato con profondo sdegno e commozione – sia nata una polemica più ampia di quella che volevo chiudere – ha dichiarato La Russa-. Al riguardo, non ho difficoltà a precisare che ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio. Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella Polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo. Anzi, quel che è certo, è che proprio per evitare polemiche mi sono volutamente astenuto nel dire che sull’azione partigiana di via Rasella molti, anche di sinistra, sono stati assai critici. Mi sono limitato a dire “non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana”. Fatte salve le persone che hanno commentato pretestuosamente e in prevenuta malafede, voglio invece scusarmi con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi di sentirsi offeso”.

SCHLEIN: LA RUSSA NEGA ANTIFASCISMO, NON BASTANO LE SCUSE

“Non bastano le scuse di La Russa. Non può riscrivere la storia negando l’antifascismo”. Così Elly Schlein al Festival di politica del Domani. “Il governo e la maggioranza ogni giorno dicono un’enormità. E lo fanno per non rispondere a due domande: qual è lo stato di attuazione del Pnrr. In secondo luogo non hanno ancora detto qual è la verità sulla strage di Cutro”, aggiunge Schlein.


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