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L’appello di Lella Costa per i bimbi disabili in lista d’attesa: “Imperdonabile non occuparsene”

Si è esibita al teatro Politeama di Genova e dal palco ha lanciato un messaggio per il problema delle lunghissime liste d'attesa per la riabilitazione di bambini affetti da varie patologie: "Fate qualcosa, devono essere la nostra priorità"

Pubblicato:01-04-2022 10:28
Ultimo aggiornamento:01-04-2022 12:25

lella costa
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GENOVA – Prima un appello dal palco, poi un videomessaggio consegnato a chi da mesi ha dato visibilità al problema. Anche Lella Costa sposa la causa delle famiglie genovesi con bimbi disabili in attesa da mesi delle terapie riabilitative. L’attrice, ieri sera in scena al Politeama genovese con “Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione”, è stata protagonista di un piccolo fuori programma, a fine spettacolo, con un appello a non lasciare sole queste famiglie: “In sala c’è un papà che mi ha parlato di molti bambini che aspettano cure: sono il nostro presente, il nostro futuro. Dobbiamo credere e investire sul nostro futuro”.

Quel papà è Marco Macrì, il pompiere genovese e genitore di un bimbo disabile che a ottobre aveva organizzato una manifestazione in piazza De Ferrari, sotto la sede della Regione, per protestare contro le infinite liste di attesa per le terapie di riabilitazione. E da lì non si è più fermato. Tanto che in queste ore sta organizzando un incontro per lunedì 11 aprile con tutti i candidati sindaco. L’appello di Lella Costa lo ha colto alla sprovvista e non è riuscito a tirare il cellulare fuori dalla tasca per riprenderlo. Poco male. Ci ha pensato di nuovo l’attrice che, in camerino, ha registrato un breve video. Lo stesso Macrì, qualche ora più tardi, lo ha mandato all’agenzia ‘Dire’ e diffuso sui social.

Lo so che si fanno tanti appelli e ci sono sempre un sacco di emergenze– dice l’attrice- però, credo che ci sia qualcosa che dovrebbe essere la priorità per tutte e per tutti, in ogni situazione. Ed è la salute, la cura, il futuro di tutti i nostri bambini. Ci sono bambini che sono in attesa da un tempo smisurato di poter avere terapie riabilitative per diverse patologie. Siccome davvero sono loro il nostro futuro e il nostro presente, non occuparsene e non fare qualcosa per loro è imperdonabile. Quindi, vi invito con tutto il cuore a pensarci, metterci un pezzettino di cuore e fare qualcosa tutti insieme”.


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