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L’Alta via come il Cammino di Santiago: la Liguria ci prova

'Av 2020' è un progetto di cooperazione regionale che intende trasformare in un'esperienza turistica sostenibile i sentieri da Ventimiglia a Ceparana, con la creazione di punti tappa con servizi adeguati e una serie di collegamenti tra i borghi montani e il tracciato principale

Pubblicato:01-04-2021 14:38
Ultimo aggiornamento:01-04-2021 14:39

alta via liguria
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GENOVA – Trasformare l’Alta via dei monti liguri, l’insieme dei sentieri che collega tutto l’arco montuoso ligure da Ventimiglia a Ceparana, in un’esperienza turistica sostenibile che non abbia nulla da invidiare al Cammino di Santiago o alla via Francigena, con la creazione di punti tappa con servizi adeguati e una serie di collegamenti tra i borghi montani e il tracciato principale. È l’obiettivo di “Av 2020”, il progetto di cooperazione regionale presentato questa mattina e che potrà contare su un finanziamento di 1,33 milioni del Piano di sviluppo rurale. “Da sentiero di crinale a rete di persone: è nato così il progetto di cooperazione tra i cinque Gruppi di azione locale della nostra regione- spiega il vicepresidente e assessore a Entroterra e marketing territoriale, Alessandro Pianaintegrare le eccellenze liguri con il miglioramento e il monitoraggio di sentieri, immobili e rifugi significa puntare sulla promozione esperienziale, ricreativa e culturale della nostra regione, favorendo le attività a contatto con la natura così richieste”.

Per l’assessore al Turismo, Gianni Berrino, “l’obiettivo è trasformare l’Alta via in un percorso più accessibile a tutti, che ricalchi l’itinerario classico, ma con passaggi più semplici, ad esempio per chi la percorre in mountain bike. Il tutto collegato con i piaceri della buona tavola attraverso i nostri prodotti tipici e lo storytelling come racconto delle comunità rurali”. All’Agenzia regionale di promozione turistica “In Liguria” il compito di lanciare il prodotto sul mercato nazionale e internazionale. “Ogni tappa dell’Alta via può rappresentare l’occasione per organizzare la visita a un borgo, un castello, una chiesa o un santuario- aggiunge il commissario Roberto Moreno– stiamo impostando un nuovo lavoro di proposta ai tour operator nazionali e internazionali”.

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