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Bologna, il vaccino si fa in auto: a regime 800 al giorno

All'hub della Fiera si può ricevere l'immunizzazione senza scendere dal mezzo: è il servizio in fase sperimentale che potrebbe accelerare la campagna

Pubblicato:01-04-2021 13:01
Ultimo aggiornamento:01-04-2021 13:01
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drive through vaccini fiera bologna
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BOLOGNA – I primi ad arrivare, su navetta sanitaria, sono una coppia di arzilli 93enni della Barca, Alfredo e Ada. Ciò che non si è riusciti a fare a domicilio, la vaccinazione anti-Covid, lo si fa ora all’hub della Fiera a Bologna, ma senza scendere dal mezzo. Basta un volontario come autista (in altri casi può pensarci la famiglia) e anche chi è relegato su una carrozzina, oppure è particolarmente a rischio perché immunodepresso, può fare la sospirata vaccinazione. Tra anamnesi, iniezione e attesa nel parcheggio di 15 minuti, si svolge in poco tempo ciò che a casa ne richiedeva molto di più. L’agenda è fitta: tra Bologna città e hinterland ci sono circa 5.000 richieste da smaltire. Per ora, col servizio in fase sperimentale, il ritmo sarà sulle 25 persone al giorno trasportate al drive through, ma il progetto prevede a regime la gestione di 30 auto ogni mezz’ora, 80 vaccinati all’ora e 800 persone al giorno.

“Dobbiamo vedere se è un traffico che si gestisce bene- dice il direttore di Sanità pubblica dell’Ausl, Paolo Pandolfi– la Fiera ci sta supportando per darci i percorsi più sicuri. Ora abbiamo una mappa e stiamo sperimentando perché arrivino le persone giuste. Il drive through mette in sicurezza la persona che deve essere vaccinata e siamo ancora in un momento in cui questo è importante”. La vaccinazione in auto “può essere un po’ più lenta, il vantaggio dell’auto è che arrivano due persone. Se ha i requisiti, vaccini anche l’altra“. Lo strumento, una volta collaudato a dovere, potrà essere usato un giorno anche per la popolazione generale, così come è successo per i tamponi: ma “è importante avere le dosi“, dosi che ancora non ci sono a sufficienza. Invece proprio in questa fase, sottolinea ancora Pandolfi, “dobbiamo vaccinare il più possibile, poi che arrivi prima l’insegnante, che arrivi prima l’immunodepresso o qualcun altro è importante, ma a me interessa raggiungere tutta la popolazione vaccinabile”. Certo è tra coloro che arrivano all’hub ci sono persone davvero molto anziane, come la signora Rina, anni 100, alla sua prima dose stamattina. “Stiamo anticipando le persone anziane che dovevano fare la vaccinazione tra due settimane e le abbiamo chiamate a uno a uno”, ricorda in proposito Pandolfi. Una operazione che a Bologna si conta di portare a termine per l’11 aprile.

Volendo il drive through in Fiera si può raggiungere anche in taxi, come ricorda Riccardo Carboni di Cotabo. “Noi siamo pronti, quando la gente comincia a chiamarci siamo pronti a portare le persone in tutti gli hub vaccinali. Vedo che c’è già stata qualche polemica sui 30 euro, ma è un prezzo forfettario e prevede il servizio completo, compresa l’attesa. Le auto saranno impegnate per almeno 45 minuti”.


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