NEWS:

Emilia-Romagna, Bonaccini: “Vaccinare tutti entro l’estate per non chiudere più”

L'aumento dei farmaci a disposizione per l'immunizzazione e l'arrivo della bella stagione sono fattori fondamentali per scongiurare nuove restrizioni

Pubblicato:01-04-2021 12:30
Ultimo aggiornamento:01-04-2021 14:13

stefano bonaccini
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – “L’aumento dei vaccini unitamente all’arrivo della bella stagione è un fattore molto importante per provare, quando si riaprirà, e ci auguriamo ovviamente presto, a non chiudere mai più. Questa è la vera sfida da mettere in campo. L’anno scorso, verso l’estate, non avevamo il vaccino e a ottobre è arrivata la nuova ondata. Dobbiamo vaccinare tutti gli italiani e tutti gli emiliano-romagnoli entro la fine dell’estate, in modo da non chiudere mai più nulla. Questa è la sfida più grande”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, interpellato oggi nel corso di una videoconferenza a Bologna.

“MEZZO MILIONE DI VACCINATI IN EMILIA-ROMAGNA ENTRO APRILE”

La Regione Emilia-Romagna ‘vede’ il traguardo del mezzo milione di vaccinati anti-Covid nel suo territorio a fine aprile, anche con la seconda dose. Ne parla interpellato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che puntualizza: “Abbiamo ricevuto più di 85.000 dosi di Pzifer, arriveranno domani oltre 40.000 dosi di Moderna e nei prossimi giorni più o meno 100.000 di AstraZeneca, anche se qui c’è un ritardo di qualche giorno rispetto a quanto previsto. Ma non dovremmo fermare alcunché, il piano va avanti: mi auguro che le 800.000 dosi di qui a fine aprile vengano confermate, e dovrebbe esserci la buona notizia dell’arrivo nell’ultima parte di aprile, non sappiamo in che quantità, dell’arrivo della monodose Johnson&Johnson”.

LEGGI ANCHE: Bologna, Gibertoni: “Vaccini in farmacia? Inutile se mancano le dosi”


In ogni caso, prosegue nei conti Bonaccini, “dalle 10.000 in media che facevamo al giorno ora siamo arrivati a 15.000-17.000 dosi, ieri abbiamo superato le 22.000: e in questo momento, secondo il dato aggiornato poco dopo le 11, siamo oggi a 4.111 vaccini. Questa sera supereremo le 900.000 dosi somministrate a cittadini dell’Emilia-Romagna e supereremo le 300.000 persone vaccinate anche con la seconda dose. Questi numeri andranno confermati stasera, ma in ogni caso siamo già a 889.000 somministrazioni e 296.485 persone vaccinate con la seconda dose ora”. In questo quadro, completa il presidente della Regione, “col carico di inserimento che stiamo mettendo in campo per aumentare le dosi, e auspicando che arrivino come previsto nelle prossime settimane, dovremmo superare o arrivare intorno, come preannunciato, al mezzo milione di vaccinati definitivamente alla fine di aprile”.

“L’EMILIA-ROMAGNA È IN TESTA TRA LE GRANDI REGIONI”

“Se si guarda il numero di vaccinati ogni 100.000 abitanti, l’Emilia-Romagna è la prima grande regione per numero di vaccinati sulla popolazione reale, province autonome e Molise a parte. Stiamo lavorando e l’organizzazione non manca. A brevissimo, in tutte le province dell’Emilia-Romagna ci dovrà essere un hub vaccinale che lavori fino a mezzanotte”. Lo evidenzia il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Dopo gli accordi con medici medicina generale e farmacie, continua dunque Bonaccini, “siamo pronti a passare a 30.000 vaccinazioni” al giorno “molto presto, appena ci verranno consegnate le dosi. Teniamo da parte il minimo indispensabile, del resto”.

“RISPETTARE LE REGOLE ANCHE SE C’È DISPERAZIONE”

Le regole andrebbero sempre rispettate, certo c’è molta preoccupazione e in alcune categorie c’è disperazione“. Così Stefano Bonaccini, interpellato sulla protesta dei ristoratori all’Autogrill di Cantagallo, nel tratto bolognese della A1. “Ieri- puntualizza il governatore sugli aiuti- abbiamo emanato un provvedimento in Regione per anticipare le risorse da consegnare alle Camere di commercio, in modo da velocizzare al massimo ristori che arriveranno a quota 60 milioni di euro, che la Regione ha già messo o mette adesso a disposizione delle categorie più colpite. Tra queste ci sono i pubblici esercizi e il mondo dello spettacolo, della cultura, del turismo, dello sport, e altri ancora. C’è bisogno di star vicino a queste categorie- raccomanda Bonaccini- e, finché non si potrà riaprire, si lavori per far arrivare immediatamente i ristori. So che il Governo sta lavorando ad uno nuovo scostamento di bilancio per prevedere ulteriori risorse, perché alcuni settori non ce la fanno solo con i ristori che arrivano adesso”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it