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Card. Bassetti: “Famiglia termometro dei cambiamenti sociali, aiutiamola”

La famiglia al centro del dibattito politico, la Chiesa pronta al dialogo, soprattutto dopo le polemiche nate sul congresso mondiale delle famiglie

Pubblicato:01-04-2019 12:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:18
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ROMA – La famiglia al centro del dibattito politico, la Chiesa pronta al dialogo, soprattutto dopo le polemiche nate sul congresso mondiale delle famiglie. “I cattolici sono sinodali, cioè compagni di viaggio… la sinodalità nasce dal basso, dall’ascolto, dove ciascuno ha da imparare dall’altro”. Così il cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente (Roma, 1- 3 aprile). Giovedì 4 aprile, alle 12, presso la Sala Marconi di Palazzo Pio, la conferenza stampa di monsignor Stefano Russo per presentare il Comunicato finale. “Non è certo sinodale la modalità con cui la comunicazione viene spesso usata per accendere gli animi, screditare e far prevalere le paure, arrivando a identificare nell’altro non un fratello, ma un nemico. Quanta distanza dal dialogo che abbiamo visto in atto in questi giorni con la visita del Santo Padre in Marocco- ha detto ancora Bassetti- purtroppo, quando manca questo sguardo, riusciamo a dividerci su tutto, a contrapporre le piazze, persino su un tema prioritario come quello della famiglia, sul quale paghiamo un ritardo tanto incredibile quanto ingiusto. Ma come si fa a dimenticare che, anche negli anni più pesanti della crisi, proprio la famiglia ha assicurato la tenuta sociale del Paese? E oggi non è forse ancora la famiglia a rappresentare per tutti la principale opportunità di riscatto? Le istituzioni pubbliche non possono fare finta che la famiglia sia solo un fatto privato: ciò che avviene tra i coniugi e con i figli è un fatto sociale; e ogni essere umano che viene ferito negli affetti familiari, in un modo o nell’altro, diventerà un problema per tutti”. “Non si resti, quindi, sordi alle domande di sostegno in campo educativo, formativo e relazionale, che salgono dalle famiglie. Il cuore di ciascuna di esse- ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente- è l’amore delle persone che la compongono e che, in virtù di questo amore, stringono alleanza davanti agli uomini e – per noi credenti – nel Signore. Se non vogliamo rassegnarci al declino demografico, ripartiamo da un’attenzione reale alla natalità; prendiamoci cura delle mamme lavoratrici, imparando a riconoscere la loro funzione sociale; confrontiamoci con quanto già esiste negli altri Paesi del Continente per assumere in maniera convinta opportune misure economiche e fiscali per quei coniugi che accolgono la vita. Vanno in questa direzione diverse proposte avanzate anche dal Forum delle Associazioni Familiari”. La famiglia, ha sottolineato Bassetti “è il termometro più sensibile dei cambiamenti sociali: senza venir meno ai principi – visto che la famiglia non è un menù da cui scegliere ciò che si vuole – aiutiamoci a mettere a punto un pensiero sulla famiglia per questo tempo. Chi fosse sinceramente disponibile a questo passo – che è condizione per una società migliore – ci troverà sempre al suo fianco, forti come siamo di una ricca tradizione di cultura della famiglia”.

BISOGNA CREARE LAVORO, AI GIOVANI NON SERVE ASSISTENZA

Giovani e lavoro: “La nostra passione educativa- ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti- ci deve spingere a far crescere in loro il desiderio di intraprendere, di essere generativi, di tessere reti comunitarie e relazionali. La dignità umana- ha sottolineato Bassetti- si costruisce attraverso il contributo che anche ciascuno di loro è chiamato a offrire al bene comune. Non per nulla dalla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani di Cagliari ci siamo portati via il concetto di lavoro degno, espresso dall’Evangelii gaudium con quattro aggettivi: libero, creativo, partecipativo e solidale”. Insomma, “per rendere le persone partecipi della cittadinanza, la via principale rimane quella che sa ricercare con coraggio misure capaci di offrire lavoro e di crearlo”, ha chiuso sul punto il presidente della Cei


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