NEWS:

Pil, Fortuna: “Crescita zero? Da Tria ci si attendeva maggiore cautela”

L'intervista a Fabio Fortuna, economista e rettore dell’UniCusano

Pubblicato:01-04-2019 09:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:18
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Sulle dichiarazioni di Tria riguardo la crescita zero. “Mi pare che sia la prima volta che un esponente del governo dica che in Italia la crescita sarà pari a zero. Evidentemente avrà delle certezze per fare una dichiarazione così preoccupante, ma anche se ci fosse la certezza forse avrei aspettato un po’ dato che è un momento delicato, il 10 aprile è il termine del Def”. Così Fabio Fortuna, economista e rettore dell’UniCusano, intervenendo a Radio Cusano Campus.

“Sono rimasto un po’ meravigliato da queste dichiarazioni- ha aggiunto- non perché non si debba dire la verità, ma forse nella dichiarazione sarebbe stata necessaria maggiore cautela. Forse questa settimana arriveranno lo sblocca-cantieri e il decreto della crescita, se Tria fa un’affermazione del genere quali effetti sortiranno questi decreti? E soprattutto quali effetti potranno sortire reddito di cittadinanza e quota 100, criticati da molti ma difesi a spada tratta dal governo?”.

Riguardo le parole di Juncker sull’economia italiana, invece, Fortuna ha affermato: “Mi è piaciuto il fatto che Juncker abbia detto che l’Italia non è un Paese che può contagiare il resto del mondo. Il Fmi aveva parlato di rischio contagio ma Juncker, che di solito non è prodigo di belle parole per l’Italia, stavolta ha smentito questa ipotesi ed è stata una dichiarazione importante”.


Riguardo i dati Istat sull’occupazione. “Siamo alla disperata ricerca di qualche segnale positivo che possa tranquillizzarci. Purtroppo l’aumento, seppur lieve, del tasso di disoccupazione e il calo del tasso di occupazione non sono certo segnali positivi. Per febbraio sarebbe stata auspicabile quantomeno una stabilità nei dati” ha concluso il rettore dell’Unicusano.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it