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Protezione Civile, rafforzato monitoraggio rischi alluvioni con Slovenia

TRIESTE - Grazie alla stipula di un'intesa tra la Protezione

Pubblicato:01-04-2016 15:13
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:29

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protezione civileTRIESTE – Grazie alla stipula di un’intesa tra la Protezione civile regionale del Friuli Venezia Giulia e la ARSO-Agenzia per l’Ambiente della Slovenia a breve verrà rafforzata la cooperazione transfrontaliera nel monitoraggio idrometeorologico e meteomarino delle aree contermini per migliorare la previsione e prevenzione delle alluvioni e dei rischi costieri.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin, ha infatti autorizzato il direttore centrale della PC a stipulare l’intesa, chiamata “Understanding”, con la ARSO, intesa con cui le due strutture si impegnano al miglioramento dello scambio dei dati di monitoraggio idrometeorologico nel bacino dell’Isonzo e per la condivisione e l’implementazione comune di sistemi di “early warning”, ovvero modellazione idraulica previsionale per il rischio idraulico, estendendo la collaborazione anche in riferimento all’ambiente marino.
Sul tema del rischio alluvionale e costiero la cooperazione transfrontaliera tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia nella previsione e nel monitoraggio idrologico è stata avviata già nel 2007 con il progetto SIMIS (Interreg IIIA Italia -Slovenia) ed è proseguita da entrambe le parti con lo sviluppo delle reti e di sistemi previsionali in particolare per il bacino idrografico internazionale dell’Isonzo.
Nello specifico ambito del monitoraggio e della previsione idrologica e idraulica per la Slovenia è competente l’Ufficio idrologico, meteorologico e dello stato dell’ambiente di ARSO, con il quale è stata instaurata una connessione per il reciproco scambio di dati idropluviometrici del bacino dell’Isonzo, tuttora operativa.
Sia ARSO che PCR – Centro Funzionale Decentrato, che negli ultimi anni hanno sviluppato strumenti modellistici per la prevenzione di tali rischi, applicati utilmente in occasione di eventi di piena dell’Isonzo, hanno manifestato la necessità di ulteriore rafforzamento della cooperazione transfrontaliera, anche alla luce della recente approvazione del Piano di gestione del rischio di alluvione per il bacino internazionale dell’Isonzo, che prevede esplicitamente, tra le “misure non-strutturali comuni transfrontaliere” lo sviluppo di sistemi di early warning per le alluvioni.

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