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La Regione Emilia-Romagna rimborsa un anno di affitto agli universitari fuorisede

Aperto un bando per aiutare gli studenti e le famiglie: chi avrà i requisiti riceverà un contributo per la locazione dell'alloggio nel periodo che va da febbraio a dicembre 2020

Pubblicato:01-03-2021 17:44
Ultimo aggiornamento:01-03-2021 17:44

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BOLOGNA – L’Emilia-Romagna rimborsa un anno di affitto agli studenti fuorisede, per aiutare loro e le loro famiglie alle prese con le difficoltà legate alla pandemia. La Regione ha stanziato per questo un fondo di 1,6 milioni di euro, che andrà a rimborsare i canoni pagati per gli appartamenti da febbraio a dicembre 2020. Alloggi che, da molti studenti, il più delle volte non sono stati utilizzati l’anno scorso proprio a causa dell’emergenza Covid e delle restrizioni agli spostamenti. Per ottenere il contributo, occorre: essere iscritti nel periodo in questione a una delle università o Istituti di alta formazione con sede in Emilia-Romagna; avere firmato un regolare contratto di locazione; risiedere in un Comune diverso da quello in cui si è preso in affitto un appartamento o una stanza (gli studenti stranieri possono usufruire dell’aiuto anche per l’alloggio nel Comune di residenza, ma solo se la loro famiglia risiede all’estero); non aver usufruito di altre forme di sostegno con la medesima finalità; non superare un indicatore Isee per il diritto allo studio universitario di 15.000 euro. Le domande vanno presentate entro il prossimo 15 aprile a Ergo, l’agenzia regionale per il diritto allo studio, che farà verifiche e controlli del caso.

“Il principio di questo bando è aiutare gli studenti e le famiglie per cui gli studi universitari sono un impegno gravoso dal punto di vista economico, per cercare di combattere in ogni modo la dispersione in questo anno segnato dalla pandemia- spiega l’assessore regionale all’Istruzione, Paola Salomoni– abbiamo scelto un approccio universalistico, non introducendo nessun principio di residenza in Emilia-Romagna, perché l’università per sua vocazione e natura guarda oltre i confini e cerca di essere attrattiva nei confronti dei talenti. Vogliamo una regione delle opportunità in cui gli studenti che vengono a studiare da noi possano anche rimanerci costruendo in Emilia-Romagna il loro futuro”, afferma Salomoni.

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