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Tar Campania respinge istanze cautelari contro chiusura scuole, Codacons: “Non pregiudica ricorso”

Intanto la rete no Dad ha annunciato stamattina la presentazione del ricorso contro l'ordinanza di De Luca e ha proclamato per domani e per venerdì 5 marzo due giornate di sciopero

Pubblicato:01-03-2021 16:39
Ultimo aggiornamento:01-03-2021 16:39

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NAPOLI – Il Tar della Campania ha respinto le istanze cautelari presentate dai legali del Codacons e di alcuni genitori contro la Regione Campania per chiedere la sospensione dell’ordinanza numero 6 del 27 febbraio con la quale il governatore Vincenzo De Luca ha disposto lo stop alla didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado della Campania.

“Tale sospensione – spiega l’avvocato Matteo Marchetti, vicesegretario nazionale del Codacons – non pregiudica il ricorso che sarà comunque proposto nei termini con misura cautelare“. I giudici del Tar, nel provvedimento relativo alla richiesta di decreto cautelare ante causam, hanno rilevato che “è fatto notorio la diffusione delle cosiddette “varianti” del virus” connotate da “maggiore diffusività nella popolazione anche più giovanile”. Sulla base di questa circostanza risultano “incentrate le valutazioni dell’unità di crisi regionale” che hanno determinato la scelta di chiudere le scuole di ogni ordine e grado in Campania. Per il Tar, l’ordinanza regionale “appare non irragionevolmente improntata al principio di cautela nel bilanciamento di due interessi (salute ed istruzione) entrambi di rango costituzionale”. Si precisa, inoltre, che “anche in considerazione della prossima adozione a livello nazionale di nuove misure finalizzate al contenimento e controllo della diffusione della pandemia, alla luce delle quali (oltre che, eventualmente, sulla base di analisi locali anche maggiormente analitiche) la stessa Regione potrà eventualmente rivalutare il quadro complessivo delle misure adottate e da adottarsi”.

LA RETE NON DAD ANNUNCIA DUE GIORNI DI SCIOPERO

“Il Tar – precisa ancora Marchetti del Codacons – non ha respinto i ricorsi, ma le istanze di misure provvisorie ed urgenti anteriori alla causa. Non verranno tollerati comunicati che riportano notizie inesatte da parte di chiunque, volte a screditare l’operato del Codacons, che sta affiancando le famiglie in questa eccezionale situazione emergenziale aggravata dalla impossibilità di usufruire persino dei servizi educativi dell’infanzia e per l’infanzia (servizio integrato 0-6 anni), che saranno tutelate nelle sedi opportune”. Intanto, la rete no Dad riunita nel coordinamento Scuole Aperte della Campania, che ha annunciato stamattina la presentazione del ricorso contro l’ordinanza di De Luca, ha proclamato per domani e per venerdì 5 marzo due giornate di ‘sciopero della Dad’. Contestualmente si svolgeranno degli “incontri di apprendimento territoriale” in diverse città della regione.


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