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Regione Lazio, il bilancio di Valeriani (Pd): “Risolti molti problemi. E ora avanti su liste d’attesa, Roma-Lido e Roma-Latina”

Intervista al capogruppo del Pd alla Regione Lazio e candidato alle prossime elezioni con il Partito democratico, Massimiliano Valeriani

Pubblicato:01-03-2018 15:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:32

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ROMA – “Il bilancio di questi primi 5 anni è molto positivo. Io ovunque vado in questa campagna elettorale faccio un piccolo esercizio di memoria perché 5 anni fa il Lazio era una regione completamente distrutta. Una regione che non aveva nessuna utilità, senza reputazione per gli scandali e per il degrado morale e soprattutto senza stabilità finanziaria e di progetto”. A tracciare il quadro è il capogruppo del Pd alla Regione Lazio e candidato alle prossime elezioni con il Partito democratico, Massimiliano Valeriani, nel corso di un’intervista all’agenzia stampa Dire.

“Quando ci siamo insediati- ha ricordato Valeriani- non c’era soltanto l’onda degli scandali di Fiorito e compagnia, che tutti ricorderanno, ma soprattutto il Lazio era una regione piegata dal debito di una massa passiva spaventosa di 22 miliardi di deficit. Tutte le aziende regionali erano sottosopra, con i bilanci in fallimento. La Regione non spendeva i fondi europei e c’era il problema drammatico della sanità. Oggi, dopo 5 anni, noi dovunque andiamo raccontiamo la verità, cioè che siamo stati un’amministrazione onesta, competente, operosa che ha resistito a tantissimi cambiamenti e che non ha risolto tutti i problemi, perché la regione Lazio è ancora una regione con alcuni problemi, ma molti sono stati affrontati ed alcuni anche risolti”.

 “Oggi- ha aggiunto il capogruppo del PD alla Pisana- non abbiamo più quel bilancio spaventoso di 22 miliardi di deficit ma bilanci certificati dalla Corte dei conti e una struttura solida che viene certificata addirittura da Moody’s, che valuta in positivo, da 3 anni a questa parte, la garanzia e l’affidabilità finanziaria della Regione. Oggi il Lazio paga i fornitori a 30 giorni e non più a 1.400 come 5 anni fa. Questo significa che 5 anni fa, per colpa della Regione, centinaia di imprese saltavano per aria e migliaia di posti di lavoro si sono persi”. (DIRE) Roma, 1 mar. – “Abbiamo fatto cose in questi cinque anni che hanno cambiato anche un po’ la vita di molte persone, come l’utilizzo dei fondi europei- ha aggiunto Valeriani- Prima eravamo alla penultima regione italiana, oggi siamo la seconda della capacità di spesa dei fondi. E con il loro utilizzo, ma non solo, abbiamo fatto cose straordinarie per i ragazzi come ‘Torno subito’ o la carta ‘Riesco’ senza contare il sostegno costante alla formazione e alla startup”. 


“Oggi- ha concluso- siamo la regione con il più alto numero di start up ad alto contenuto tecnologico d’Italia e quella con il più alto numero di imprese femminile, che nascono nel Lazio grazie ai nostri contributi. Abbiamo trovato questa giungla di aziende regionali in difficoltà e fatta delle grandi fusioni. Oggi sono poche, per l’esattezza 4, quando erano più di 40. Il risparmio è stato di decine e decine di milioni. Abbiamo eliminato tanti consigli di amministrazione. Soprattutto oggi le aziende danno servizi di qualità ai cittadini e alle imprese stando in piedi”.

“SANITÀ ERA COMPROMESSA, ORA STOP LISTE ATTESA”

“Noi 5 anni fa avevamo una sanità pubblica completamente compromessa. Nel 2007 esisteva un commissariamento che ha prodotto il blocco del turnover sul personale, e questo ha generato dei grandi disastri della sanità pubblica: si pensi che per 15 anni migliaia di persone sono andate in pensione e noi non le abbiamo potute sostituire. Non tutti sanno che questo meccanismo ha prodotto un buco di quasi 8 mila unità nella sanità pubblica. Da lì nascono tutti i problemi, dai pronto soccorso alle degenze, fino alle liste di attesa. Ricordiamoci che è il personale che fa la sanità non la politica. Ma ora, dopo 5 anni, la sanità pubblica ha un futuro, ricorda Valeriani.

“Avevamo, nel 2007, questa condizione di partenza e c’era l’extra ticket sanitario, cioè un ticket maggiorato nel Lazio perché qualcuno, prima di noi, aveva distrutto i conti e bisognava pagare i debiti- ha spiegato Valeriani- Inoltre c’era la delibera 80 della Polverini che prevedeva la chiusura di 15 ospedali di provincia e la vergogna di un fondo immobiliare a cui prima di noi qualcuno aveva venduto la proprietà degli ospedali. Questo vuol dire che noi pagavamo l’affitto dei nostri stessi ospedali pubblici. In 5 anni molte cose sono cambiate. Intanto ci siamo ricomprati gli ospedali ed oggi non dobbiamo più pagare l’affitto degli ospedale pubblici della nostra stessa ragione. Questo è un primo grande risultato”. 

“Non abbiamo chiuso nessun ospedale e in quei 15 ospedali citati abbiamo aperto altrettante Casa della Salute- ha detto ancora il capogruppo del Pd alla Pisana- a queste seguiranno molte altre aperture, fino ad arrivare al numero di 46, quanti sono i distretti. In questi anni ci siamo potuti fermare a 16 perché non ci sono stati i soldi per farle tutte quante. Abbiamo poi eliminato da un anno e mezzo l’extra ticket che ora non si paga più e il 31 dicembre 2018 usciamo definitivamente dal commissariamento. Il che vuol dire che possiamo ricominciare ad assumere. Quest’anno assumiamo 1500 persone, il prossimo anno altri 1500 tra medici, infermieri e specialisti in genere. Inoltre stabilizziamo i precari della sanità”. “Questo- ha concluso Valeriani- in modo molto fotografico significa che si rimette al centro del sistema la sanità pubblica e che viene resa complementare quella privata quando prima accadeva esattamente il contrario. Oggi la sanità ha un futuro e quindi non nei prossimi cinque anni, completando questo lavoro, possiamo essere credibili, e non chi distrutto la sanità prima, nel dire che l’obiettivo sarà quello di migliorare il tema delle liste d’attesa, della situazione dei Pronti Soccorso e della medicina di territorio. Questo è il nostro impegno”.

“COTRAL E FL RINATE, ORA ROMA-LIDO E ROMA-LATINA”

“Sui trasporti abbiamo fatto delle cose, a mio parere, straordinarie. Non posso usare un’altra espressione perché credo che i cambiamenti siano molto, molto, visibili, commenta Valeriani.

“Il sistema dei trasporti nel Lazio, 5 anni fa, era veramente di serie C- ha spiegato Valeriani- Oggi abbiamo l’80% dei treni regionali nuovi, con l’obiettivo di arrivare al 2022 al 100%. I pendolari e chi viaggia oggi su una tratta regionale del Lazio trova treni confortevoli, i ‘Jazz’ e i ‘Vivalto’, che danno un servizio di qualità e decoroso”.

“Il Cotral invece- ha aggiunto- 5 anni fa era in una condizione peggiore di quella dell’ Atac di oggi. Con i bilanci in profondissimo rosso e con una carenza cronica di autisti, senza pensare al parco mezzi estremamente vecchio, con autobus acquistati durante i mondiali del 90. Quando c’era Baggio noi avevamo quegli autobus lì. In 5 anni Noi abbiamo risollevato questa azienda, si sono fatte delle assunzioni di autisti, abbiamo aumentato il servizio e rinnovato quasi per intero tutto il parco mezzi. 450 nuovi bus sono già in esercizio e con gli utili di questi, in due anni, altri 400 sono stati ordinati. Avremo il parco mezzi extraurbano più nuovo e confortevole d’Europa”.

“Rispetto alle infrastrutture- ha aggiunto Valeriani- ci sono poi le risorse per investire nei prossimi anni sulla Roma-Lido, con 180 milioni di euro che abbiamo strappato al Governo, e sulla Roma Nord con 45 milioni. Arriveranno anche i nuovi treni per queste due linee”. “Grazie alla programmazione e al buon governo dell’amministrazione Zingaretti- ha concluso Valeriani- oggi ci sono le risorse anche per aprire quei grandi nodi ferroviari che penetrano dentro la capitale è che hanno bisogno di una grande iniezione di investimenti. Sulla Roma-Latina, infine, non posso che dire: la faremo. Questa è una cosa su cui non si può neanche discutere. C’è un tema che riguarda il tracciato ma troveremo la soluzione migliore per fare un’opera che serve senza fare troppi danni nella parte della penetrazione di Roma, che poi è la parte su cui, da sempre, si battono i comitati. Ma la Roma-Latina noi l’abbiamo trovata così, come tante altre cose. E credo che l’amministrazione abbia il dovere di applicare il principio della continuità amministrativa, e quindi di dare realizzazione a ciò che si trova”.

CON RAGGI GOVERNO DEL NO, ROMA COME BAGHDAD

“I 5 stelle sono bravissimi nel fare l’elenco dei problemi, su questo sono imbattibili. Il problema è che questo non basta, bisogna avere delle idee, delle competenze e bisogna avere anche coraggio nel fare le cose. Loro in questi due anni a Roma sono stati davvero un autentico disastro”. Così commenta il capogruppo del Pd alla Regione Lazio e candidato alle prossime elezioni con il Partito democratico, Massimiliano Valeriani, nel corso di un’intervista all’agenzia stampa Dire.

Io vado in giro per la città e vedo un abbandono veramente mortificante– ha spiegato Valeriani- sono stato consigliere comunale sia con Veltroni che Alemanno. Durante la sua consiliatura sono stato all’opposizione e ho combattuto quell’amministrazione perché credo che quasi nessun provvedimento, di quei 5 anni, fosse condivisibile. Però ho riconosciuto sempre all’amministrazione Alemanno il merito di prendersi in carico la città e di governarla con una ricetta che, naturalmente, non era la nostra. Invece oggi non c’è nulla. Questo è il senso più sconfortante. Il governo della città non c’è ed è tutto in abbandono. Sembra una città post bombardamento con rifiuti dappertutto, autobus che non passano, zero manutenzione e verde non esigibile dai cittadini. Le strade sembrano quelle di Baghdad, non quelle della Capitale d’occidente”.

“Questi due anni- ha concluso Valeriani- sono stati anni persi e quando si passa il tempo a rinfacciare a chi c’era prima di aver lasciato i danni si fa esattamente quello che le persone non vogliono sentirsi dire. Anche noi abbiamo trovato tanti debiti alla Regione, a differenza del comune ben 22 miliardi. Eppure ci siamo rimboccati le maniche. Invece a Roma è tutto fermo e ho l’impressione che si viva in una sorta di medioevo”

“L’amministrazione Raggi è nel pieno esercizio delle proprie funzioni e credo abbia già buttato dalla finestra quasi metà della consiliatura– ha concluso Valeriani- In questi due anni non è stato pianificato nulla di quello che potrà essere realizzato nei prossimi tre anni. Hanno detto di ‘no’ alle Olimpiadi, alla Fiera di Roma, all’Agenzia del farmaco, allo stadio della Roma con le opere pubbliche. Questa è una città che sta veramente adottando, come schema di governo, l’immobilismo. Sì, le Regionali sono un test per i 5 stelle. E penso che dopo il voto, che io penso sarà positivo per Zingaretti, bisognerà cominciare a discutere e a costruire un’alternativa a questa amministrazione Raggi a Roma”.

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