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Cinema. S.Costa (Pd): “L’animazione italiana parla sempre più europeo”

L'idea dell'europarlamentare è creare un set di caratteri animati per raccontare l’Europa da declinare nei vari programmi, da Horizon 2020 alla linea d’azione sui migranti, da Europa per i cittadini alle Capitali europee

Pubblicato:01-03-2016 17:50
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:04

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S. Costa

S. Costa

ROMA – “Il cinema animato made in italy sta scalando sempre più posizioni nel panorama europeo. L’Unione europea sta vivendo la grande difficoltà di spiegarsi ai cittadini ed è alla ricerca di una nuova narrazione. Il linguaggio dell’animazione è universale ed esprime una narrativa in grado di raccontare a più generazioni la storia e le sfide dell’Ue”. Lo ha detto oggi l’Europarlamentare Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo agli Stati Generali dell’Animazione italiana. All’interno del programma Europa Creativa, il bando per lo sviluppo dell’animazione ha visto 83 vincenti, ben 8 italiani, ciascuno con il gettone standard di 60.000 euro ( Mandarake con Giovanni Grasso, Casa della Cultura con Arts in scene, Animoka studios con Ghost control, Sonne Films con Children of Pantalia, Mad entertainment con A Skeleton story, Delta star con The AAdventure of Boday, Studio Bozzetto con Bestiacce, Graphilm con Off). E nella seconda deadline, aperta a tutti i generi, su 273 vincenti, 35 – una percentuale ancora maggiore- sono italiani (e tra essi compaiono anche film d’animazione, accanto ai corti e fiction). “In questa delicata fase di revisione della direttiva europea sui servizi di media audiovisivi (Avsm)- ha aggiunto Costa- è fondamentale che venga garantito da parte di tutti gli operatori media il rispetto delle quote di produzione europea. Non solo attraverso gli acquisti ma anche con cooproduzioni di produttori indipendenti ed europei”.

“Lancio qui una proposta: potrebbe essere creato un set di caratteri animati per raccontare l’Europa– dice Costa- da declinare nei vari programmi, da Horizon 2020 alla linea d’azione sui migranti, da Europa per i cittadini alle Capitali europee”. “La vitalità e la qualità del cinema d’animazione italiano meritano risorse e attenzione- ha concluso- specie ora, in un momento di sviluppo rilevante. Questo è un settore infatti, più di altri nell’audiovisivo, che coniuga creatività, alta tecnologia e occupazione di lungo periodo. In questa fase di revisione di mezzo termine vanno messe a punto strategie e azioni per migliorare ancora di più l’adesione dei bandi alla specificità della produzione di animazione europea e per crearle più spazio nella programmazione Tv. In parallelo vanno promossi investimenti nelle competenze e nell’alta formazione per il cinema d’animazione”.


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