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Infrazioni Ue, Galletti: “Ottimo lavoro, ma c’è ancora molto da fare”

L'Italia ha ulteriormente migliorato il record positivo degli ultimi 20 anni, passando da 89 procedure europee di infrazione in materia ambientale, registrate tra fine 2014 e fine 2015, a 83

Pubblicato:01-03-2016 14:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:04

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Gianluca Galletti (1)

“Finora abbiamo fatto un ottimo lavoro chiudendo molte infrazioni precedenti ed evitando che se ne aprissero altre, ma c’è ancora molto da fare“. Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, fa il punto della situazione sulle procedure d’infrazione europee in maniera ambientale a margine della sua audizione di oggi alla Camera.

L’Italia ha ulteriormente migliorato il record positivo degli ultimi 20 anni, passando da 89 procedure europee di infrazione in materia ambientale, registrate tra fine 2014 e fine 2015, a 83. Dall’insediamento del Governo Renzi ad oggi, spiega il ministro, “sono state archiviate 17 procedure di infrazione rispetto alle 35 allora pendenti, e si è passati da un numero di 53 progetti pilota (Eu Pilot) – che risultavano aperti a febbraio 2014 – a 34 di quest’anno, con soli 6 nuovi casi avviati nel corso del 2015”.


“Molte infrazioni- sottolinea il ministro- erano state aperte negli anni scorsi, oggi si tratta di correre ai ripari. Sono tutte situazioni che ci impone l’Europa, il che presuppone una grande organizzazione da parte del nostro ministero ed è quello che sto facendo”. Galletti ammette che c’è ancora molto lavoro da fare, “specialmente per la depurazione delle acque, i rifiuti e le discariche. Anche altri Paesi, ahimè, sono in questa situazione. Purtroppo in Italia, in passato, la materia ambientale non è stata trattata bene“, conclude.

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