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Covid, Boccia: “Con 620.000 vaccinati siamo i primi in Europa”

Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie spiega che sono già stati somministrati 2 milioni di dosi, ma il rischio resta ancora molto alto, soprattutto vista la rapidità con cui si diffondono le nuove varianti

Pubblicato:01-02-2021 13:54
Ultimo aggiornamento:01-02-2021 13:54

francesco boccia
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ROMA – “In questo momento in Italia sono state somministrate 2 milioni di dosi di vaccino, con oltre 620.000 vaccinati definitivi che hanno fatto già il richiamo; siamo il primo Paese in Europa, la Germania ha circa 400.000 vaccinati definitivi. Ovviamente questi sono i primissimi numeri, è solo un punto di partenza ma dà il senso che, a vaccini disponibili, il nostro Paese ha fatto tutto quello che era possibile; è evidente, però, che quando c’è un programma europeo così ampio i numeri devono essere rigorosamente rispettati dalle aziende produttrici che hanno sottoscritto i contratti con la Commissione europea”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo a Radio Immagina del Partito democratico.

DOPO L’OK AD ASTRAZENECA SUBITO AL LAVORO CON REGIONI E COMMISSARIO

L’unità delle Regioni sul piano di somministrazione dei vaccini è fondamentale, oggi è previsto un primo incontro tra le Regioni e nel pomeriggio il commissario all’emergenza Arcuri e i tecnici delle Regioni faranno il punto- aggiunge Boccia-. Dopo questi passaggi tecnici convocheremo il coordinamento Stato-Regioni per programmare, con il ministro Speranza e il commissario Arcuri, la distribuzione dall’8 febbraio in poi adeguandola all’arrivo parallelo dei tre vaccini oggi disponibili: Pfizer, Moderna e Astrazeneca. È una corsa contro il tempo per difendere e mettere in sicurezza soprattutto i più fragili, i più deboli e i più anziani e ora con Astrazeneca, consigliata per gli under 55, anche tutte le altre fasce d’età”.

LE NUOVE VARIANTI INGLESE E BRASIALIANA CIRCOLANO A VELOCITÀ ALTISSIMA

“L’errore che dobbiamo evitare è pensare che il Covid-19 sia ormai un ricordo o che non possa toccare noi o un nostro caro perché il virus non fa distinzione. Quello che sta succedendo in Portogallo in queste ore non è casuale, è un altro Paese europeo in ginocchio che ha bisogno d’aiuto e noi abbiamo il dovere di aiutarlo; la velocità con cui circolano le nuove varianti inglese e brasiliana ha messo in ginocchio il Portogallo, abbiamo visto scene drammatiche con centinaia di ambulanze in fila, immagini che il nostro Paese ha vissuto per alcuni giorni in molte città. Non possiamo abbassare la guardia”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo a Radio Immagina del Partito Democratico.


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