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Una targa per il piccolo Marco, scomparso nel nulla cinquant’anni fa a Roma

Per lui un ricordo nell’area giochi in piazza delle Giunchiglie. I suoi resti ritrovati nel 1977, ancora oggi i suoi familiari non sanno cosa gli sia successo

Pubblicato:01-02-2020 15:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:56

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ROMA – “In rappresentanza della sindaca Virginia Raggi ho partecipato oggi allo scoprimento della targa in memoria del piccolo Marco Dominici, nell’area giochi in piazza delle Giunchiglie. Quella di Marco è una storia che ci coinvolge e ci sconvolge, anche a distanza di 50 anni. Era il 1970 quando il piccolo Marco, di 7 anni, chiese il permesso di andare al vicino oratorio Don Bosco, a vedere un film. Uscì di casa e non fece più ritorno. I resti furono ritrovati in un cunicolo sotterraneo nel 1977. Ancora oggi i suoi familiari non sanno cosa gli sia successo. È una storia di dolore, di domande rimaste drammaticamente aperte, di rabbia impotente. Nulla può essere detto che colmi quel vuoto, che consoli quel dolore”. Lo scrive su Facebook l’assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma Capitale, Veronica Mammì.

“Come amministrazione possiamo fare solo una cosa, ed è ciò che con il Municipio V, che ringrazio per questa iniziativa, abbiamo fatto oggi insieme a Stefano Dominici, il fratello di Marco: dare il nome di questo innocente ad un luogo, un’area giochi per bambini, perché il suo nome resti, perché il suo ricordo sia sempre presente. Abbiamo condiviso questo momento commovente e importante con molte persone del quartiere. La memoria- conclude Mammì- è uno strumento potente, un motore capace di condurre le nostre vite. Dare il nome è sempre un atto di riconoscimento, di importanza, l’espressione della volontà di lasciare un segno. Vogliamo che questa targa sia un monito a perenne difesa dell’innocenza dei bambini, perché nulla ferisce e indigna di più del male commesso contro gli indifesi, contro i più piccoli”.


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