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ROMA – Inevitabilmente, in quei giorni il Paese si fermerà. E sulla bocca di (quasi) tutti per una volta non ci saranno il calcio o le fake news circolate su questo o quel politico: arriva il Festival di Sanremo, arrivano le canzoni, i vestiti della valletta, le gaffe dei conduttori, le direzioni d’orchestra di Peppe Vessicchio. Giunto alla sessantottesima edizione, sarà il Festival dei ritorni e delle prime volte, dei duetti, degli addii e dei vecchi gruppi che si ritrovano e di quelli che si lasciano. Insomma tanti spunti, tante curiosità, a partire dalla conduzione. Scelto come direttore artistico, poi come conduttore, Claudio Baglioni è alla sua prima volta alla guida di un programma.
Mai concorrente al Festival, è salito sul palco dell’Ariston come superospite in un paio di occasioni, soprattutto nell’edizione del 1985, quando ‘Questo piccolo grande amore’ viene proclamata ‘canzone del secolo’: una esibizione che lasciò il segno, al piano, non in playback, la canzone cantata con grinta, quasi urlata nella parte finale. Ma Baglioni è anche il primo cantante a ricoprire il doppio ruolo di conduttore e direttore artistico. Prima di lui, anche se solo alla direzione artistica, Tony Renis, nel 2004 alla conduzione Simona Ventura, e Johnny Dorelli, alla conduzione con Gabriella Carlucci con Adriano Aragozzini ad una delle sue tante edizioni da direttore artistico.
Ma, come detto, sarà l’edizione dei ritorni e dei saluti. Torneranno le Vibrazioni, guidate ancora da Francesco Sarcina, con ‘Così sbagliato’. Come torneranno anche i Decibel di Enrico Ruggeri, 38 anni dopo ‘Contessa’: era il 1980 quando il trio arrivò fino ai big dopo aver fatto la trafila nella sezione giovani, questa volta canteranno ‘Lettere dal Duca’. Ma sul teatro Ariston aleggerà anche il nome ‘Pooh’. Seppure sparpagliati, infatti, rivedremo Red Canzian che da solo canterà ‘Ognuno ha il suo racconto’, e Roby Facchinetti con Riccardo Fogli, ne ‘Il segreto del tempo’.
E poi ancora Ornella Vanoni, il ritorno di Luca Barbarossa e quello di Nina Zilli che canterà un brano toccante, ‘Senza appartenere’, sulla discriminazione di genere. E ancora la sorpresa dell’anno scorso, Ermal Meta che in coppia con Fabrizio Moro canterà ‘Non mi avete fatto niente’. E poi Elio e Le Storie Tese. Nelle scorse settimane avevano annunciato lo scioglimento del gruppo, che in maniera definitiva avverrà con il tour d’addio che si esaurirà nei mesi successivi al Festival: il testamento discografico del gruppo è invece la canzone con cui concorreranno, ‘Arrivedorci’. Avrebbe potuto esserci anche un altro ritorno, quello dei Jalisse, che nel 1997 vinsero con ‘Fiumi di parole’, ma da quella edizione, sono 21 anni, che una loro canzone non viene accettata al Festival.
Laura Pausini è la superospite della prima sera, altri annunciati sono Sting e James Taylor, oltre a Fiorello. Il primo, inoltre, dovrebbe esibirsi con Shaggy per presentare l’album di prossima uscita scritto insieme.
Condotto da Claudio Baglioni, affiancato da due co-conduttori d’eccezione, Michel Hunziker e Pierfrancesco Favino, il Festival è in programma dal 6 al 10 febbraio.
Mudimbi – Il Mago;
Mirkoeilcane – Stiamo tutti bene;
Eva – Cosa ti salverà;
Lorenzo Baglioni – Il congiuntivo;
Giulia Casieri – Come stai;
Ultimo – Il ballo delle incertezze;
Leonardo Monteiro – Bianca;
Alice Caioli – Specchi rotti
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con ‘Il segreto del tempo’;
Nina Zilli con ‘Senza appartenere’;
The Kolors con ‘Frida’;
Diodato e Roy Paci con ‘Adesso’;
Mario Biondi con ‘Rivederti’;
Luca Barbarossa con ‘Passame er sale’;
Lo Stato Sociale con ‘Una vita in vacanza’;
Annalisa con ‘Il mondo prima di te’;
Giovanni Caccamo con ‘Eterno’;
Enzo Avitabile e Peppe Servillo con ‘Il coraggio di ogni giorno’;
Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico con ‘Imparare ad amarsi’;
Renzo Rubino con ‘Custodire’;
Noemi con ‘Non smettere mai di cercarmi’;
Ermal Meta e Fabrizio Moro con ‘Non mi avete fatto niente’;
Le Vibrazioni con ‘Così sbagliato’;
Ron con ‘Almeno pensami’;
Max Gazzè con ‘La leggenda di Cristalda e Pizzomunno’;
Decibel con ‘Lettera dal Duca’;
Red Canzian, ‘Ognuno ha il suo racconto’;
Elio e le storie tese, ‘Arrivedorci’.
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