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Schiaffi, pugni, bastonate e morsi alla moglie, arrestato

E' successo a Toano, un paese dell'Appennino in provincia di Reggio Emilia

Pubblicato:01-02-2018 13:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:25

carabinieri
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BOLOGNA – Calci, pugni e bastonate alla moglie. Tutto questo sotto gli occhi della bimba di due anni che ha assistito in lacrime. Un episodio di violenza inaudita interrotto solo dall’arrivo dei Carabinieri che hanno arrestato l’uomo che ha portato in carcere un uomo di 34 anni residente a Toano, sull’Appennino in provincia di Reggio Emilia. L’accusa, per l’uomo, è di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. E quest’ultimo pestaggio, gravissimo, era stato preceduto nei mesi scorsi da altri episodi, anch’essi violenti. Tra ottobre e novembre, infatti, la donna era finita due volte in ospedale per le botte ricevute.

Le ultime violenze e l’arresto sono avvenute nella notte scorsa, i Carabinieri sono arrivati a casa della coppia a mezzanotte e mezza. A chiamarli sono stati i sanitari del 118 che stavano andando a casa per soccorrere la donna.

A scatenare la rabbia dell’uomo era stata una sciocchezza e cioè il fatto che la moglie gli avesse chiesto di parlare un po’ più piano al telefono visto che la bimba stava cercando di dormire. Questo ha innescato la rabbia e la violenza dell’uomo che prima l’ha presa a calci e pugni e poi, dopo aver sfondato la porta della camera da letto, ha staccato un pezzo di legno dalla porta che si era rotta e con questo l’ha bastonata sulla schiena. Infine le ha dato pure un morso all’avambraccio.


Ad ottobre, la donna era stata picchiata perchè gli aveva chiesto di essere accompagnata dal medico. Per lei erano arrivati schiaffi e pugni. E a novembre, l’aveva presa a cinghiate e l’aveva buttata giù per le scale solo perché non riusciva a mettersi in contatto con l’ex moglie. La donna aveva riportato 10 giorni di prognosi e anche questi episodi passati erano avvenuti davanti alla bambina.

L’uomo, stanotte, ha cercato di evitare l’arresto dicendo di avere un forte mal di schiena e chiedendo di essere portato in ospedale anche lui dai sanitari del 118. Non è stato accontentato ed è finito in manette.

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