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ROMA – Nel pick up che ha travolto e ucciso 15 persone è stato trovata una bandiera dello Stato islamico. Ma l’aggressore della notte di capodanno a New Orleans era un cittadino americano. L’uomo, ucciso poi dagli agenti, è stato identificato dall’Fbi: si chiamava Shamsud-Din Bahar Jabbar, aveva 42 anni ed era un cittadino del Texas. Il bilancio dell’attacco è di 10 vittime uccise e 35 feriti, di cui alcuni molto gravi, nella strage durante i festeggiamenti di Capodanno nel Quartiere Francese della città dell’Alabama.
A rivelare il nome dell’aggressore è il New York Times citando come fonti vari dirigenti di polizia. Nel veicolo rinvenuto sulla scena del crimine- un pick up Ford che risulta noleggiato- è stato ritrovato, insieme alla bandiera dell’Isis, un “potenziale” esplosivo improvvisato, mentre altre potenziali bombe sono state trovate anche nel Quartiere Francese: sarebbero stati disinnescati due ordigni. Gli investigatori stanno lavorando per determinare le “potenziali associazioni e affiliazioni del sospettato con organizzazioni terroristiche”, ha affermato la dichiarazione. Perché per l’Fbi non ha agito da solo.
Il New York Times prova a ricostruire il passato dell’uomo: secondo quanto riportato dalla testata, in un documento giudiziario depositato dal sospettato nell’agosto 2022, nell’ambito di una procedura di divorzio, l’aggressore ha affermato di aver lavorato presso lo studio di contabilità Deloitte e di aver guadagnato circa 120.000 dollari all’anno. Ma un’e-mail di inizio anno dimostrerebbe come la sua situazione finanziaria si sia ribaltata: “Il sospettato- riporta il NYT- ha descritto problemi finanziari. Ha detto di avere un debito di oltre 27.000 dollari di rate della casa e di essere a rischio di pignoramento. E, ha detto, di aver contratto un debito di 16.000 euro con la carta di credito a causa delle spese di sostentamento e della necessità di assumere un avvocato, apparentemente per il divorzio”. Non solo: la rivelazione choc la dà la CNN, secondo cui il killer sarebbe un ex militare Usa.
Prima che fossero diffuse le generalità dell’attentatore di New Orleans, Donald Trump ha puntato il dito contro l’immigrazione illegale: “Quando ho detto che i criminali che arrivano sono molto peggiori di quelli che abbiamo nel nostro Paese – ha scritto infatti su Truth– questa affermazione è stata costantemente smentita dai Democratici e dai Fake News Media, ma si è rivelata vera. Il tasso di criminalità nel nostro Paese è a un livello che nessuno ha mai visto prima. I nostri cuori sono con tutte le vittime innocenti e i loro cari, compresi i coraggiosi dirigenti del dipartimento di polizia di New Orleans”.
Sulla strage è intervenuto anche il presidente Usa uscente Joe Biden. “Non esiste alcuna giustificazione per la violenza di qualsiasi tipo, e non tollereremo alcun attacco contro le comunità della nostra nazione”. ha affermato chiedendo che si faccia “piena luce” sull’attacco. “L’Fbi – ha proseguito – sta guidando le indagini e sta trattando questo episodio come un atto di terrorismo. Ho dato istruzioni al mio team affinché ogni risorsa necessaria venga messa a disposizione mentre le forze dell’ordine federali, statali e locali lavorano assiduamente per fare piena luce su quanto accaduto il più rapidamente possibile e per garantire che non vi siano ulteriori minacce di alcun tipo”.
Multiple explosive devices and an ISIS flag were found in the vehicle of the suspect in the deadly New Orleans crowd attack. The FBI is investigating the incident as an act of terrorism.
— CNN Breaking News (@cnnbrk) January 1, 2025
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