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di Marcella Piretti e Cristina Rossi
RIMINI – Paura e follia a Villa Verucchio, in provincia di Rimini, dove ieri sera un uomo ha cominciato ad accoltellare a caso i passanti che incontrava per strada: cinque in tutto i feriti. Ha usato un coltello da cucina con una lama lunga 22 centimetri. È successo intorno alle 22.30 della notte di Capodanno e l’uomo alla fine è stato ucciso da un carabiniere che gli ha sparato. L’uomo era un 23enne egiziano: sono in corso indagini della Polizia per ricostruire i fatti e la dinamica della tragica sequenza di questa notte.
La prima persona ad essere aggredita è stato un ragazzo di 18 anni che era fermo a comprare sigarette ad un distributore automatico di una tabaccheria: il 23enne egiziano lo ha accoltellato con un coltello da cucina colpendolo alle spalle col coltello. Gli amici che erano con lui lo hanno aiutato e soccorso, ma sono poi dovuti scappare perché il ragazzo egiziano voleva inseguirli sempre col coltello e li minacciava. Hanno però dato l’allarme e sul posto è arrivata un’auto dei Carabinieri.
L’uomo, che nel frattempo si era spostato di alcune vie, ha ferito altre tre persone incrociate per caso: una coppia di anziani e una ragazza. Quando i Carabinieri lo hanno raggiunto, gli hanno più volte detto di buttare il coltello ma l’uomo non lo ha fatto. È stato sparato un colpo di pistola in aria per avvertimento, ma il 20enne non accennava a fermarsi e continuava ad avvicinarsi verso i carabinieri agitando il coltello che aveva in mano. Alla fine, a fermarlo, è stato un colpo sparato da un carabiniere per difesa. Sul posto è arrivata l’ambulanza, ma il 20enne non si è salvato. Delle persone che aveva colpito, il più grave è il ragazzo 18enne, che però non è in pericolo di vita. Sul posto, dopo i fatti, è arrivato anche il magistrato di turno.
L’autore del folle gesto, di origini egiziane, aveva 23 anni: con sé, in tasca, portava una copia del Corano e la corona di preghiera musulmana. In casa gli hanno trovato un tappetino di preghiera e farmaci antipsicotici, ma non è chiaro se fossero proprio suoi. A quanto si è appreso nel corso di una conferenza stampa tenuta nel Comando Provinciale Carabinieri di Rimini, risiedeva a Verucchio da tre anni: era entrato in Italia come “irregolare”, due anni fa aveva ottenuto asilo per protezione internazionale. Una cooperativa sociale locale lo ha aiutato a trovare una sistemazione: condivideva un appartamento con altri ragazzi e stava cercando un impiego stabile, dopo molti lavori saltuari come muratore. Non aveva precedenti ma era già noto in zona per avere provocato alcuni disordini nei giorni scorsi in un pub.
Gli inquirenti hanno sequestrato le telecamere che hanno ripreso le violenze compiute dal 23enne, ascoltato le testimonianze dei presenti e delle vittime. Si attenderanno gli esiti dell’autopsia. Al momento – spiega il procuratore capo di Rimini Elisabetta Melotti – non viene esclusa nessuna pista, neanche quella terroristica.
Sarebbe stato il comandante della stazione di Verucchio, Luciano Masini, a sparare contro l’aggressore che, nonostante gli avvertimenti e l’ordine di fermarsi, avanzava verso gli agenti impugnando il coltello. Così Masini prima avrebbe esploso quattro colpi a terra per avvertimento, ma senza risultati. L’uomo si avvicinava così il comandante avrebbe sparato altri otto colpi che lo hanno colpito al torace, uccidendolo. Il Carabiniere è ora indagato per abuso colposo di difesa e potrà nominare un proprio perito che assisterà all’autopsia.
Nessuna delle cinque persone accoltellate è in pericolo di vita. Il più grave è un 18enne, la seconda vittima aggredita dal nordafricano: ha un polmone perforato è stato operato e ora si trova in terapia subintensiva all’ospedale di Cesena, è grave ma non in pericolo di vita. Il primo accoltellato è il ragazzo che si trovava al distributore di sigarette, colpito alle spalle, si trova anche lui ricoverato al Bufalini di Cesena.
Tra le cinque persone rimaste ferite c’è anche una coppia di anziani di Roma: la donna è stata lesionata alle vertebre, il marito, accoltellato all’addome, è stato operato, sempre all’ospedale di Cesena. La quinta vittima è una ragazza, l’unica portata all’ospedale di Rimini con due ferite: una al torace e una al volto, entrambi superficiali.
Sul grave episodio è intervenuto il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che sul suo profilo Facebook ha scritto: “Onore al carabiniere”.
Dalla Romagna i commenti dei deputati Jacopo Morrone, segretario della Lega, e Beatriz Colombo, Fdi. “Stiamo assistendo a troppe violenze e reati commessi da stranieri regolari e irregolari sul territorio, perfino in località di piccole dimensioni considerate fino ad oggi tranquille”, osserva Morrone. “E non possiamo neppure sottovalutare eventuali ipotesi di episodi collegati al terrorismo o comunque a ‘lupi solitari’ radicalizzati o influenzati attraverso la rete dei social- aggiunge- Minimizzare o nascondere queste evidenze non è né utile, né opportuno” . “Correi stringere la mano al Carabiniere intervenuto ieri notte a Verucchio nel riminese, per aver fermato quella che poteva trasformarsi in una strage”, scrive infine Colombo.
(Foto di apertura: screenshot dal servizio di SanMarinoRtv)
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