(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 23 nov. - La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha incontrato oggi, in videoconferenza, i rappresentanti dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' e dell'Unesco per confrontarsi sull'evoluzione della pandemia in ambito scolastico.
In particolare, erano presenti, per l'OMS, il direttore regionale per l'Europa, Hans Kluge, e il direttore vicario, dell'OMS, Ranieri Guerra. Per l'Unesco ha partecipato il Direttore delle Politiche per l'apprendimento permanente, Borhene Chakroun. Per l'Italia, oltre alla ministra, hanno partecipato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanita', Silvio Brusaferro, il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico per l'emergenza, Agostino Miozzo, il presidente della Societa' Italiana di Pediatria, Alberto Villani, il direttore dell'Inail, Sergio Iavicoli.
L'incontro e' stato sollecitato dalla ministra per avere un confronto sulle misure intraprese dai diversi Paesi in ambito scolastico e sulle evidenze scientifiche legate sia al contagio in eta' scolare che ai rischi collegati alle chiusure. La ministra ha ripercorso le misure attuate dall'Italia per la riapertura delle scuole a settembre e ha illustrato la situazione attuale.
"Come ministra sono convinta che dobbiamo fare ogni possibile sforzo per tenere le scuole aperte. È un nostro dovere garantire un'istruzione di qualita' alle nostre studentesse e ai nostri studenti", ha detto Azzolina, ribadendo, poi, che "quando le regole sono rispettate le scuole sono fra i luoghi piu' sicuri per i nostri ragazzi".
L'OMS, sulla base di dati e informazioni aggiornati, ha affermato che l'impatto dei contagi nelle scuole risulta essere limitato, che la trasmissione tra gli studenti avviene soprattutto fuori da scuola e che, in ogni caso, la probabilita' di contagio risulta piu' bassa nei bambini. È stata ribadita, dunque, l'opportunita' di rendere i provvedimenti di chiusura delle scuole il piu' possibile limitati e circoscritti, garantendo sempre la massima attenzione agli studenti con difficolta'. In merito a tale aspetto i rappresentanti dell'OMS hanno espresso apprezzamento per le politiche adottate dall'Italia. Inoltre, e' stata condivisa la preoccupazione per le conseguenze che una chiusura prolungata delle scuole puo' comportare in termini di impatto psicologico e di dispersione scolastica. Nel concludere la riunione, da parte dell'OMS e' stata sottolineata l'importanza del mantenimento della didattica in presenza.
(Red/ Dire)