Roma, 23 mar. - A due settimane dalla chiusura delle scuole, la quotidianita' di presidi docenti e studenti si e' ormai adattata alla necessita' di vivere a distanza. Ma non mancano le difficolta': "Con un po' di fatica stiamo seguendo gli studenti sia sulla piattaforma Gsuite sia sul registro elettronico- dice Daniela Diomedi, dirigente scolastica del 'Meucci' di Cagliari- ma molti studenti, soprattutto delle scuole del sud, non hanno connessioni wireless abbastanza potenti o strumenti idonei. Chiederei al ministero di fornire alle famiglie gli strumenti necessari. E rimane comunque il fatto che le materie laboratoriali sono impraticabili da remoto".
Anche Silvia Vitucci, docente di lettere al liceo 'Nomentano' di Roma, condivide la sensazione di fatica: "l'organizzazione della didattica procede con grande fatica- ammette- e si sente la nostalgia della vicinanza con i ragazzi e le ragazze". Nonostante questo, non si lascia abbattere: "Nel tentativo di dare il meglio in questa inedita circostanza- continua- faccio lezione su Skype cercando di dare spazio al dibattito, ai dubbi e alle curiosita'; segmento le videolezioni, come ho imparato grazie a un prezioso webinar sulla didattica online. Credo che ai ragazzi e alle ragazze faccia bene sentire che noi insegnanti ci siamo".
Molti docenti, infatti, stanno sfruttando questo periodo per scoprire nuovi modi di usare le piattaforme, si informano su forum online e si scambiano idee. Si moltiplicano i video tutorial online che spiegano come tenere al meglio una lezione a distanza. Rispetto all'ultima nota del ministero dell'Istruzione, la docente dice di "condividerne le linee generali soprattutto per quanto riguarda il chiarimento sulla didattica a distanza: senza una relazione umana non c'e' didattica, effettivamente andava ricordato". E conclude con un appunto: "Io rimanderei la questione della valutazione a un altro momento".
(Red/Dire)