Intervista di diregiovani.it a insegnanti dell'IC 'Del Vergante' di Invorio
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 8 giu. - La scuola sta finendo ed e' tempo di bilanci per i tanti docenti che si sono messi in gioco con la didattica a distanza. Diregiovani.it ha incontrato, in piattaforma, tre docenti e il dirigente dell'istituto comprensivo 'Del Vergante' di Invorio (Novara) per chiedere loro: cosa volete rimanga di questi mesi nella scuola di domani? L'IC 'Del Vergante' ha una comunita' scolastica sparsa su diversi comuni della provincia novarese - aree interne, piccoli insediamenti, distese boschive e montagne a picco sul Lago Maggiore - in una zona che il dirigente Sarli definisce "benestante, senza grossi problemi legati a connessione e accesso ai dispositivi tecnologici".
Simona Curioni, docente di italiano della scuola primaria che con una classe di secondaria ha lavorato alla creazione di audilibri durante il periodo di Dad (https://www.diregiovani.it/2020/04/03/305914-allic-del-vergante-d i-invorio-docenti-a-lezione-da-alunni.dg/,) rispondendo a diregiovani.it confessa: "Al di la' delle difficolta' oggettive che pure ci sono state, io credo che la Dad sia stata una faticosa, bella e coinvolgente esperienza.
Abbiamo fatto una grande formazione sul campo, grazie al supporto della dirigenza e del nostro team digitale. Per me che sono insegnante da tanti anni e' stato uno stimolo ad applicare nuovi metodi di fare scuola, novita' che manterro' nella mia didattica quotidiana". Dello stesso avviso anche Emanuela Muraca, docente di francese della secondaria: "L'integrazione digitale e' molto positiva sia per i ragazzi che per i docenti. Il mondo e' cambiato, lo vediamo. Penso, quindi, che questa situazione di emergenza sia stata un'opportunita' per accelerare certe dinamiche che avrebbero richiesto un tempo molto piu' lungo".
Lara Ferrari, insegnante di inglese e animatrice digitale insiste sulle emozioni: "Quello che desidero rimanga e' il lavoro di squadra coi colleghi e con gli alunni.
Siamo un'orchestra che suona insieme per comporre una melodia comune ma i protagonisti sono sempre loro, i ragazzi e le ragazze. Io credo molto nella didattica delle emozioni e devo dire che ho trovato emozioni anche in questa didattica a distanza, che io chiamo di vicinanza, perche' mai come adesso mi sono sentita vicina a loro. E' stato duro ma mi rimarra' l'emozione del lavoro d'orchestra".
Infine, Andrea Pozzi, docente di tecnologia che insieme alla Ferrari e ai ragazzi di Invorio ha curato il progetto dell'istituto per il PSD (premio scuola digitale) del Piemonte, e' convinto che "i ragazzi in questo periodo abbiano capito quanto la tecnologia li possa aiutare a superare le difficolta' nell'apprendimento ma anche quanto sia importante imparare ad autoformarsi e questo li aiutera' sicuramente nella loro vita". "Detto didatticamente, la famosa competenza dell''imparare a imparare' finalmente non e' piu' solo uno slogan ma e' diventata pratica quotidiana", conclude, sorridente, il dirigente scolastico Domenico Rodolfo Sarli.
(Red/Dire)