Roma, 10 feb. - "Insieme, in tante e in tanti fra studenti, docenti, psicologi, assistenti sociali, rappresentanti delle istituzioni, con il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Campania, Giuseppe Scialla e il presidente di Unicef Italia Francesco Samengo, questa mattina al Centro Direzionale di Napoli ci siamo confrontati sulle strategie di contrasto al fenomeno del bullismo che, come confermano i dati di fine 2019 dell'Eures, riguarda o ha riguardato - direttamente o indirettamente, come aggressore, vittima o complice - quasi l'intera popolazione scolastica.
Davanti a dati cosi' allarmanti, la lotta contro bullismo e cyberbullismo deve rappresentare una priorita' per le politiche educative; un dovere civile, sociale, e culturale per tutti noi". Lo afferma il sottosegretario all'Istruzione Peppe De Cristofaro.
"C'e' bisogno di un impegno incessante e sinergico- prosegue il sottosegretario- perche' le vittime principali del bullismo sono generalmente i nostri giovani, su cui gravano stereotipi e pregiudizi discriminatori ancora molto presenti nella nostra societa'. Su questo la scuola puo' fare e fa molto, ma troppo spesso e' lasciata sola e queste azioni sono affidate unicamente alle capacita' e all'impegno militante delle docenti e dei docenti, se non al coraggio e alla sensibilita' delle studentesse e degli studenti. Bisogna fare molto di piu'. Un'alleanza educativa strettissima tra scuola, studenti e famiglie puo' diventare decisiva per contrastare i pregiudizi che alimentano il bullismo e per promuovere comportamenti che considerino la diversita' come ricchezza e che educhino alla condivisione, al senso di comunita' e alla responsabilita' collettiva. Per questo e' necessario che gli studenti siano protagonisti di attivita' di peereducation (educazione tra pari) nel lavoro di prevenzione e di contrasto, mettendo in evidenza come il bullismo nasca nelle relazioni e sia favorito e incoraggiato dal silenzio, dall'indifferenza, dalla complicita' omertosa, dalla paura di intervenire e di prendere posizione rispetto a chi agisce le prepotenze e le violenze".
"Solo con percorsi di questo tipo, e con la piu' stretta alleanza educativa tra scuola e famiglie,- conclude De Cristofaro- possiamo mettere al centro quello che considero una questione cruciale e ineludibile nella lotta al bullismo: la decostruzione critica dei modelli sociali dominanti tuttora alla base delle relazioni tra i sessi".
(Red/ Dire)