Il coordinatore Cts: Rischiamo di avere generazioni di ragazzi fragili
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 7 dic. - "Il nostro obiettivo oggi non e' solo riaprire al piu' presto le scuole ma mantenerle aperte. Il Comitato Tecnico Scientifico si e' espresso e continua ad ribadire la necessita' di far tornare i ragazzi alla didattica in presenza, considerando che i dati piu' recenti dicono che la scuola non e' a rischio zero, perche' il rischio zero non esiste, ma che a scuola le misure vengono rispettate (obbligo di indossare mascherina, mantenere distanze e igienizzarsi le mani), e che la scuola svolge un ruolo pedagogico importante di educazione alla consapevolezza". Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, continua a sostenere la necessita' di una riapertura delle scuole di ogni grado, "sempre considerando il fatto che la riapertura deve avvenire in sicurezza".
Intervenuto in audizione in Commissione Cultura alla Camera, Miozzo ha detto che "il rischio trasporti e' importante, soprattutto per i ragazzi delle scuole superiori", ma che si tratta di un rischio gia' analizzato e che le misure individuate dal Comitato sono lo scaglionamento degli orari scolastici e un potenziamento degli screening.
"La consapevolezza e la convinzione di tutti i colleghi del Cts e' che il danno di mantenere lontani i ragazzi dal contesto sociale incide sulla sfera psicologica e sulle loro certezze. Il rischio- ha aggiunto Miozzo- e' quello di avere una generazione di ragazzi fragili, un fenomeno che potra' avere effetti importanti nei mesi e negli anni a venire". A fronte di questo problema, pero', il coordinatore del Cts ha anche osservato che "bisogna bilanciare i due rischi": quello del ritorno tra i banchi e quello di provocare danni psicologici nei giovani".
Miozzo ha detto infine che "l'idea e' immaginare che gli uffici territoriali del governo possano giocare un ruolo importante nella gestione delle dinamiche relazionali tra strutture diverse: trasporti, scuola, sicurezza".
(Red/Dire)