Presentato il sondaggio che mette a confronto le principali citta' d'Europa
Roma, 30 set. - Le scuole di Roma si mettono a confronto con quelle delle altre capitali europee e il quadro che ne emerge e' ambivalente. Se per il 49% dei genitori e il 50% dei ragazzi il numero di ore dedicato all'insegnamento della lingua inglese e' insufficiente e la violenza percepita all'interno degli istituti e' in aumento del 46%, per Nicola Piepoli- presidente dell'omonimo istituto- "abbiamo scuole di alto livello e non sfiguriamo affatto rispetto a quelle europee".
L''Indagine sulla scuola - qualita' dell'insegnamento, strutture scolastiche e dinamiche sociali degli istituti di Roma a confronto con le altre capitali europee', condotta dall'Istituto Piepoli per l'Osservatorio 'Roma Puoi dirlo forte', e' stata presentata nella sala stampa della Camera dei deputati, a Roma. Un sondaggio che ha coinvolto genitori di bambini fino a 15 anni e ragazzi dai 16 ai 19 residenti a Roma, Parigi, Berlino, Vienna e Madrid.
"Si tratta di una ricerca multinazionale- ha commentato Nicola Piepoli- È vero che sulla conoscenza dell'inglese i livelli delle altre citta' sono piu' alti, ma si tratta di differenze relative. Oggi in Italia c'e' un pessimismo diffuso sul benessere sociale, ma bisogna dire che le famiglie sono 9 volte piu' ricche del 1939. Siamo un popolo felice, ma ce lo dimentichiamo".
In linea, con le altre citta' europee, il numero di ragazzi che hanno partecipato a scambi culturali o periodi di studio all'estero (Roma 38%, Berlino 39%, Vienna 45%, Parigi 36%), ma per 6 genitori su 10 il percorso scolastico non preparata al mondo del lavoro.
"C'e' una contraddizione- ha spiegato Tobia Zevi, presidente di 'Roma! Puoi dirlo forte', l'osservatorio che monitora gli indicatori della qualita' della vita della Capitale- La scuola e' insufficiente per strutture, ma c'e' anche una grande fiducia e una grande domanda di scuola. I professori, ad esempio, sono visti come figure efficaci, ma si chiede piu' educazione civica, piu' inglese e piu' educazione alla tecnologia. La figura della scuola rimane centrale, quindi, ma non e' ritenuta sufficiente".
A Roma, inoltre, 3 genitori su 4 accompagnano i figli a scuola in automobile, contrariamente a quanto accade nelle altre capitali europee, e solo il 70% degli studenti e' soddisfatto della pulizia degli edifici. Le strutture scolastiche sono poco moderne per 1 studente su 2, ma genitori e figli sono d'accordo nel volerli tenere aperti anche nel pomeriggio o nei periodi estivi, al di fuori dell'orario scolastico.
"La scuola e' il canale fondamentale da cui deve partire la societa'- ha aggiunto Zevi- ma deve migliorarsi". Tra le proposte portate avanti, una politica di incentivi per favorire gli spostamenti casa-scuola con i mezzi pubblici e una maggiore presenza della tecnologia.
(Red/ Dire)