Realizzata a Rescaldina (Milano) l'installazione e' lunga 7 metri e alta 2
Roma, 18 nov. - La pace e l'accoglienza hanno i colori dei bambini. Agli 800 alunni delle scuole dell'infanzia e primarie di primo grado di Rescaldina (Milano), aiutati dai piccoli del nido 'Wojtyla' e dai ragazzi del centro Diurno Disabili (CDD), e' stata affidata la realizzazione della Grande Barca della Pace e dell'Accoglienza.
Nel Bosco della Pace di via De Gasperi sono stati proprio i giovanissimi a ricoprire il telaio della barca con le strisce di compensato da loro colorate e arricchite di messaggi. Il risultato sara' uno scafo variopinto che dara' vita ad una grande installazione lunga 7 metri, alta 2 e larga 2,5: la Grande Barca della Pace e dell'Accoglienza. "Educare ai diritti umani e alla cittadinanza democratica, al rispetto della natura e dell'ambiente, alla partecipazione civile, e' un'esperienza significante nel cammino di una comunita'- ha sottolineato Vittorina Cottica, vicepresidente di Articolonove l'associazione culturale che ha promosso il progetto e ha coinvolto tutte le scuole cittadine- L'evento al Bosco della Pace ha aderito alla giornata contro i muri della vergogna, organizzata dalla 'Tavola della Pace' in occasione del 30° anniversario della caduta del muro di Berlino. Oggi ci sono tanti altri muri che sono invisibili: dai muri della poverta' e delle disuguaglianze, a quelli dell'indifferenza, ai muri dell'odio e dell'intolleranza. Oggi piu' che mai, invece dei muri dobbiamo costruire fraternita', una fraternita' universale. Ed e' bello che siano proprio i piu' giovani della nostra comunita' a lanciare un segnale chiaro e colorato".
La scelta del luogo dove posizionare questa Barca dell'Accoglienza non e' casuale: il Bosco della Pace, voluto dai bambini delle scuole primarie tre anni fa, e' diventato nel tempo il fulcro di tutte le iniziative dell'associazione Articolonove che ha fatto della grande area verde di via Alcide De Gasperi un luogo simbolo di solidarieta' e rispetto dell'ambiente. Un luogo di pace che i raid vandalici che si sono ripetuti nel tempo non hanno scalfito. L'installazione piu' che una sfida all'ignoranza e all'egoismo, e' un'apertura al futuro che passa attraverso l'educazione.
(Cor/Dire)