Roma, 11 mar. - Soprannominato il 'Mozart italiano', autore del 'Il barbiere di Siviglia' e considerato il piu' importante compositore italiano della prima meta' del XIX secolo. Il genio di Gioacchino Rossini e' stato celebrato, a 150 anni dalla morte, in un convegno internazionale di studi presso l'Universita' Roma Tre.
Un'iniziativa che ha visto alternarsi studiosi ed esperti di fama internazionale, provenienti da istituzioni e ambiti disciplinari diversi. Due giorni che hanno voluto raccontare e analizzare le importanti implicazioni didattiche del lavoro di Gioachino Rossini, fondamentale per la storia della cultura italiana.
Organizzato dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, in collaborazione con il Comitato Nazionale per l'Apprendimento Pratico della Musica- con il patrocinio della Fondazione Rossini di Pesaro- durante il convegno 'Rossini per la scuola', sono stati numerosi gli interventi. Da Luca Pietromarchi, rettore dell'Universita' Roma Tre, a Luigi Berlinguer, presidente del Comitato Nazionale per l'Apprendimento Pratico della Musica per tutti gli studenti (MIUR), ma anche rappresentanti del mondo della musica, accademici dei lincei e professori internazionali.
Dal punto di vista dell'insegnamento, l'opera italiana rappresenta un caso straordinario per funzionalita' didattica e capacita' di esercitare attrazione sugli studenti: oltre all'aspetto musicale, contribuiscono allo spettacolo l'elemento letterario, l'elemento teatrale e quello visivo. Aspetti che offrono la possibilita' ai docenti di creare percorsi di approfondimento, anche interdisciplinari, in funzione dei diversi temi storici, filosofici, politici, mitologici, artistici, linguistici, letterari, sociali e culturali.
(Red/ Dire)