Roma, 28 gen. - Centinaia di strumenti scientifici, fonografi e radio degli inizi del '900, macchine matematiche e fotografiche d'epoca. È il prezioso patrimonio custodito dal liceo scientifico Tassoni di Modena che in futuro potrebbe fruibile a tutti, anche online. Questo grazie a un progetto di alternanza scuola-lavoro al quale partecipano tre classi: l'iniziativa e' partita quest'anno, con la collaborazione della Provincia e grazie a un finanziamento di 30.000 euro dell'Unione europea. Proprio in questi giorni sono in corso i primi due moduli di attivita', su quattro complessivi, dedicati alla catalogazione degli strumenti di fisica e alla progettazione di un museo virtuale. Nelle prossime settimane scattera' un ulteriore progetto, dedicato al restauro e digitalizzazione degli strumenti scientifici, fino a quello conclusivo sulle azioni di promozione e comunicazione rivolte all'esterno, tra cui spiccano conferenze e viste guidate rivolte ai cittadini oltre alla creazione di blog, video, manuali e prodotti editoriali. L'iniziativa proseguira' anche il prossimo anno, abbracciando gli strumenti matematici e alle collezioni naturalistiche.
"Il Tassoni e' una scuola con una storia importante- evidenzia la dirigente dell'istituto Stefania Ricciardi- che ha lasciato preziose testimonianze, frutto di acquisti e donazioni che si sono succeduto nei decenni. Ora stiamo verificando ulteriori fonti di finanziamento per l'acquisto delle teche e l'allestimento di una esposizione permanente, fruibile a tutti, negli spazi di viale Reiter". All'iniziativa partecipano esperti esterni e dell'Universita' di Modena e Reggio, l'impegno complessivo per gli studenti e' di 30 ore per modulo che si svolgono fuori dall'orario di lezione. Per ogni strumento vengono realizzate apposite schede, secondo un approccio multidisciplinare che prevede ricerche bibliografiche e in rete, l'utilizzo della fotografia, la catalogazione e la schedatura e in diversi casi anche il restauro con l'obiettivo finale, appunto, di riporre il materiale in apposite teche da esposizione.
Nella raccolta di strumenti scientifici custodita al liceo spiccano anche alcuni gioielli, che risalgono ai tempi della fondazione dell'istituto nel 1923: una bussola per tangenti, un galvanometro che misura l'intensita' di una corrente basandosi sull'azione che esercita su un ago magnetico, o addirittura precedenti come un fonografo a rullo del 1905, sul modello di quello inventato da Edison. C'e' anche un proiettore cinematografico del 1940, poi apparecchi radio degli anni '40 e un generatore di Van de Graff. Fin dai primi anni, grazie all'impegno del primo preside Vladimiro Arangio Ruiz, professore di Storia e filosofia, la scuola si arricchi' di laboratori e strumenti, oltre a una importante biblioteca, che successivamente furono trasferiti nella sede di viale Reiter. La prima sede del liceo scientifico "Tassoni", infatti, si trovava in via Grasolfi nel centro storico di Modena, prima di trasferirsi nella sede attuale inaugurata nel 1941.
(Red/ Dire)