Diregiovani incontra Turing team dell'isis Tassinari di Pozzuoli
Roma, 26 mar. - Saranno quattro gli istituti scolastici campani, rappresentati da cinque team, che si contenderanno la Nao Challenge 2018 in programma il prossimo 5 maggio alla Fondazione Golinelli di Bologna.
In particolare, la sfida di robotica vedra' in gara, nella categoria 'senza Nao', ovvero privi di un robot umanoide, l'Isu San Paolo di Sorrento, l'Isis Guido Tassinari di Pozzuoli e il liceo scientifico Enrico Fermi di Aversa. In gara con un proprio Nao anche due team dell'istituto Pitagora di Pozzuoli. Dopo le semifinali di Pozzuoli, gare che hanno coinvolto anche istituti di Gravina, Reggio Calabria e Trapani, Diregiovani ha incontrato il Turing Team, rappresentante dell'Istituto Tassinari. Dieci ragazzi - Daniele, Laura, Domenico, Ciro, Santolo, Francesco, Eleonora, Vincenzo, Francesco e Adrano - tutti tra i sedici e i diciotto anni con alle spalle diverse formazioni scolastiche provenendo dagli indirizzi di chimica, informatica e meccanica del medesimo istituto.
Quella del 2018 non e' la prima edizione del Nao Challenge a cui partecipa l'istituto di Pozzuoli e quest'anno, spiegano i giovani protagonisti, si trovera' impegnata in una "competizione dedicata agli anziani che prevede 4 prove: la presentazione della squadra in cui il robottino Nao interagisce con noi membri del team, 'Nao aiuta', precisamente un anziano in varie attivita' quotidiane, 'Nao we show' in cui l'umanoide intrattiene gli anziani per farli divertire ed infine la prova social in cui verremo valutati per le interazioni che abbiamo sui nostri social alle pagine Turing Team 2018".
Il nome scelto dagli alunni di Pozzuoli e' un chiaro riferimento al "matematico Alan Turing, il quale fu incaricato dal governo inglese di decifrare il codice di Enigma. Come Enigma puo' decifrare tutti gli enigmi, cosi' noi, affascinati dalla complessita' di questa macchina, l'abbiamo paragonata alla complessita' del robot Nao". Per il team il "Nao Challenge e' l'unione perfetta di teoria e pratica. È la giusta occasione per praticare i linguaggi di programmazione che si studiano a scuola ed anche per impararne di nuovi. Noi del team abbiamo fatto di tutto e di piu', dalla programmazione, al teatro ed al bricolage. Le competenze necessarie per partecipare alla gara sono svariate e coinvolgono certamente l'applicazione pratica di importanti principi teorici".
Per Daniele, Laura e gli altri studenti del Tassinari il futuro vedra' andare a braccetto uomini e macchine anche se queste ultime "non potranno mai sostituire l'uomo in tutto e per tutto. I robot non potrebbero mai funzionare senza un cervello che da dietro pilota le loro azioni. Sicuramente sono una risorsa piu' che vantaggiosa che si diffondera' sempre piu' con il passare degli anni". Il team di Pozzuoli, affiatato e pronto alla finale del Nao Challenge 2018 di Bologna, si prepara con con un solo obiettivo quello "lasciare tutti i giudici a bocca aperta".
(Red/ Dire)