Roma, 25 giu. - L'alternanza scuola lavoro diventa specchio della qualita' formativa italiana nell'ambito del programma di apprendistato europeo. È infatti l'Enel la societa' vincitrice del premio come Migliore Impresa Europea per l'Apprendistato (EAFA Award 2017), organizzato dall'European Alliance for Apprenticeship, promosso dalla Commissione UE.
A Roma, nell'auditorium dell'azienda, i rappresenti della societa' energetica hanno presentato il progetto Enel insieme ad altri stakeholder, riflettendo sul ruolo della formazione aziendale nel contesto scolastico europeo.
"Apprenticeship: from school to work-the Italian case"; questo il titolo del convegno internazionale che ha coinvolto aziende e mondo dell'istruzione in un dialogo comune sulla connessione scuola-lavoro, per valorizzare le best practices da attuare.
"Siamo molto contenti di aver avuto questo riconoscimento- ha detto in apertura Francesco Starace, Ceo di Enel- abbiamo sperimentato da anni il fatto che i programmi scolastici di formazione hanno delle lacune per quanto riguarda l'introduzione dei ragazzi nel mondo del lavoro, e abbiamo pensato di fare da tramite tra questi due mondi- prosegue Starace- anche se sappiamo che questo percorso non si concludera' mai perche' formazione e lavoro sono in continua evoluzione".
E la digitalizzazione del lavoro e l'industria 4.0 sono stati altri due temi fondanti della giornata di oggi, in cui e' stato presentato anche un programma sperimentale di apprendistato digitale, sviluppato da Enel in collaborazione con il Politecnico di Torino, da avviare nell'anno scolastico 2018-2019.
"Il paese ha bisogno di fare un passo culturale in avanti e riconoscere il valore che c'e' nel sapere pratico, non solo in quello culturale- commenta Pierangelo Albini di Confindustria- ma perche' questo processo si realizzi e' necessario che anche le imprese forniscano il loro contributo: questa concretezza e' il presupposto dello sviluppo".
Uno sviluppo che passa soprattutto dalla crescita dei ragazzi, come sottolinea Antonio Ranieri, a capo del dipartimento europeo 'Learning and Employability': "L'importanza di queste esperienze non riguarda solo le nozioni tecniche, ma anche la formazione, l'integrazione dei ragazzi e l'aspetto educativo-formativo".
Lavorare in azienda vuol dire infatti avere una prima visione del mondo lavorativo, integrarsi con i colleghi ed adattarsi ai loro orari e al loro stile di vita. "Il nostro Dna e' stato sempre la formazione di qualita' per i giovani- dice Filippo Contino di Enel- una formazione che e' indispensabile per costruire i mestieri tecnici, per questo Enel ha creduto e investito nell'apprendistato".
Ma il valore aggiunto dell'apprendistato, e' anche l'interscambio, perche' come sottolinea Starace, "oggi i problemi del lavoro sono problemi globali".
La piattaforma EAFA, che coinvolge 236 realta', racchiude i social partner europei sotto la supervisione della Commissione europea e la Presidenza del Consiglio dell'UE, con l'obiettivo di valorizzare l'utilita' e l'importanza dell'apprendistato.
"È difficile in Europa sviluppare programmi uguali per tutti perche' ognuno ha il suo modello di istruzione- ha spiegato Joao Santos, della Commissione europea su 'Apprenticeships and Adult Learning'- ma noi cerchiamo di far dialogare i ministri dell'istruzione lavorando sulle sfide comuni. Bisogna investire sugli insegnanti e i formatori, prosegue, partire dalla scuola per fare training nelle aziende e arrivare ad un contratto di lavoro".
Un modello che agevola mondo aziendale e mondo scolastico, ma che deve sempre avere con obiettivo la valorizzazione dei ragazzi, come fa notare Maria Assunta Palermo del Miur: "Noi dobbiamo ricercare i talenti dei ragazzi e svilupparli, perche' queste esperienze ci permettono soprattutto di recuperare una parte di studenti che altrimenti finiremmo per perdere, e inserirli nel tessuto lavorativo".
(Red/ Dire)