Roma, 29 gen. - Una didattica della filosofia nuova e per tutti. E' questo l'obiettivo della proposta 'Orientamenti per l'apprendimento della Filosofia nella societa' della conoscenza', il documento che il gruppo tecnico-scientifico di Filosofia del Miur ha presentato oggi pomeriggio nella sala della Comunicazione di viale Trastevere a Roma alla presenza del sottosegretario al ministero dell'Istruzione Vito De Filippo e del capo dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur Carmela Palumbo.
Il gruppo, composto dai rappresentanti delle piu' importanti istituzioni filosofiche del Paese (Cun, Anvur, Cnr, Consulta Nazionale di Filosofia, dirigenti Miur), si e' costituito nell'ambito del riordino del curricolo dell'istruzione secondaria di secondo grado e, attraverso l'impulso ricevuto dalla riflessione sugli obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile rispetto al tema di un'istruzione di qualita' inclusiva ed equa, propone la diffusione dell'apprendimento filosofico come opportunita' per tutti, servendosi di una didattica per competenze. Gli Orientamenti sono articolati in dieci sezioni dedicate a temi del dibattito formativo e culturale.
Dall'importanza di esercitare il pensiero critico e di acquisire competenze attraverso lo studio filosofico, al rapporto tra filosofia, Clil (Content and Language Integrated Learning) e alternanza scuola-lavoro; dall'uso degli strumenti digitali al ruolo dell'apprendimento della disciplina nel nuovo esame di Stato; dalla proposta di azioni e iniziative da intraprendere in futuro attraverso il contributo di diversi soggetti alla riflessione sulla professionalita' del docente nel quadro del rinnovamento della formazione in ingresso e dello sviluppo professionale in servizio. Corredano il documento anche quattro allegati, che attestano la cooperazione tra istruzione, universita', ricerca e mondo del lavoro. Gli Orientamenti, nelle intenzioni del Miur espresse da Carmela Palumbo nella premessa del documento "intende rilanciare il dibattito sul ruolo della funzione formativa, educativa e culturale della filosofia attraverso il dialogo partecipativo con la scuola, l'universita', la ricerca, il mondo del lavoro e della cultura, in sinergia con le diverse istituzioni per il raggiungimento di un comune e condiviso risultato", per garantire un "concreto rinnovamento della didattica della disciplina, in grado di prospettare a tutti, studenti e cittadini, un orizzonte di senso e una sorta di bussola per orientarsi nel complesso scenario della societa' della conoscenza e della realta' contemporanea".
"Si tratta di un documento aperto che spero avvii un confronto vero, profondo- dichiara in conclusione De Filippo-. Spero che la politica mantenga il ferro caldo su argomenti come questo, perche' lo considero uno straordinario e coraggioso lavoro, che potrebbe far scoprire importanti novita' sull'autonomia scolastica. Ci sono straordinarie connessioni tra questo documento e le riforme che con la Buona Scuola il nostro governo ha messo in campo- spiega-. L'alternanza scuola-lavoro, citata nel documento, e' uno degli aspetti piu' filosofici della Buona scuola, perche' e' il rapporto tra competenze e contenuti alla prova dei fatti. E, su Industria 4.0, la parola d'ordine e' 'saper fare', cioe' il tema delle competenze. Purtroppo nel nostro Paese permane il dibattito sull'inutilita' di alcune discipline, come la filosofia. Io credo invece- conclude- che lo studio di questa disciplina possa addestrare e rafforzare la testa dei nostri ragazzi, nella non prevedibilita' di cio' che potra' accadere in futuro".
Proposta anche l'idea di un 'Sillabo di filosofia per competenze', elaborato a partire dalla Indicazioni nazionali e concepito per costruire il profilo dello studente in uscita. La proposta dovra' essere sottoposta ad esame in successivi incontri di riflessione e dibattito con i soggetti interessati, anche a livello territoriale.
(Red/ Dire)