Roma, 29 gen. - Arturo, un ragazzo di diciassette anni viene accoltellato a Napoli in via Foria presso la Caserma Garibaldi verso le ore 17:30 circa, lunedi' 18 Dicembre. Il giovane Arturo, diciassettenne che frequenta il Liceo Scientifico "Cuoco Campanella" e' stato accoltellato nel pieno pomeriggio del 18 Dicembre scorso nel centro di Napoli, in via Foria, tra i passanti che acquistavano i regali di Natale. La vittima, cosi' come e' stato riferito dai Carabinieri che si sono recati sul luogo, non ha subito alcuna rapina, infatti dopo l'accaduto aveva con se' ancora soldi e telefono. Dalle prime indagini investigative sembrerebbe che sia stato un atto "di coraggio" da parte di una baby gang per dimostrare al boss del quartiere che erano pronti per fare un salto di qualita' e quindi entrare nel branco dei camorristi cosi' detti "cannibali".
Arturo e' stato ferito quasi in modo quasi mortale con circa venti coltellate tra cui le piu' gravi sono state inferte al fianco, al polmone e la piu' pericolosa vicino alla gola.
Il giovane ha sfiorato la morte. Fortunatamente e' salvo, ma avra' alcune lesioni per tutta la vita. A Napoli ci sono ancora le manifestazioni per il giovane Arturo che era ed e' ancora il primo della classe, soprattutto nel cuore dei compagni che hanno lanciato il loro grido di rabbia affinche' queste violenze non si ripetano piu' in quanto non si puo' morire per tali futili motivi. C'e' tanta paura tra i ragazzi, ma soprattutto tra i genitori a mandare i propri figli a scuola, in palestra o di farli scendere per qualsiasi altro motivo.
"Sarebbe bello andare dal barbiere in modo sereno e non con la paura", queste le parole riportate da Arturo in un'intervista. Tra le sue parole si avverte la speranza di poter ritrovare la serenita' per passeggiare tra le vie della nostra citta'. Siamo con te, Arturo.
Di Antonio Fedele - IC Volino Croce Arcoleo (Red/ Dire)