Fedeli: Questi progetti qualificanti di alternanza vanno diffusi
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) 15 gen. - Riscoprire il territorio per valorizzarne il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale attraverso il connubio tra cittadinanza attiva, ricerca storica e innovazione tecnologica, condividendo il gusto per la 'scoperta' di siti spesso poco conosciuti con l'intera comunita'. Questa la caratteristica che accomuna i progetti UnescoEdu 2017 presentati oggi pomeriggio da docenti e studenti allo spazio Wegil a Roma alla presenza della ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli e del presidente del Comitato Giovani Unesco Paolo Petrocelli.
Un'iniziativa che ha coinvolto 2.000 studenti e 22 tra scuole e universita' in 19 regioni italiane, grazie ad un progetto nazionale, UnescoEdu, ideato e promosso da Unesco Giovani e finanziato grazie al contributo economico del Miur, per diffondere la conoscenza del territorio, educare i ragazzi alla bellezza e guidarli, attraverso l'aiuto di Unesco, nell'esplorazione dei patrimoni nascosti della nostra penisola. Dalla Collina Po in Piemonte al vulcano Etna in Sicilia, dall'anfiteatro romano di Larino in Molise al Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna. Sono tanti i siti esplorati e i temi affrontati dai ragazzi delle scuole, attraverso progetti realizzati con l'aiuto di partner pubblici e privati e il tutoraggio dei volontari di Unesco Giovani. Come 'Pisa fuori campo', che ha portato un gruppo di studenti a visitare la propria citta' dal punto di vista della diversita' culturale, e, a partire dal duomo, esplorarla fuori da Campo dei Miracoli, sito Unesco dal 1987. Gli studenti hanno quindi realizzato una mappa della citta', disponibile in versione cartacea e digitale, costruita dal punto di vista delle diversita' etniche e culturali, distribuita ai visitatori durante quattro giorni di stage svolti all'ufficio turistico di Pisa.
C'e' poi SmartSouvenir Puglia, in cui gli studenti, dopo aver visitato la basilica paleocristiana di Siponto, a Manfredonia, hanno utilizzato tecnologie innovative (droni, grafica 3D e taglio laser) per realizzare dei souvenir.
Si chiama, invece, 'Eremi accessibili in 3D' il progetto UnescoEdu dell'Abruzzo, in cui i ragazzi del liceo 'Ovidio' di Sulmona in alternanza scuola-lavoro hanno creato un dispositivo tecnico in 3D a forma di eremo, con zone sensibili che al tocco delle dita trasmettono un'audioguida attraverso cuffie collegate al dispositivo. Il modellino di audioguida, accessibile ai disabili visivi, verra' diffuso in centri turistici e punti informativi.
"La tutela e la promozione, oltre che la conoscenza e l'approfondimento del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, nello spirito dei valori dell'Unesco, e' secondo me uno dei capisaldi da creare dentro il percorso formativo di tutte le scuole- spiega all'Agenzia di stampa Dire Fedeli-. Quelli promosso da questi progetti sono saperi che diventano trasversali sull'insieme delle materie. Se vuoi conoscere la storia del tuo territorio, in realta' ti trovi ad approfondirne anche la musica, l'identita', i linguaggi, i dialetti. Quest'esperienza mi ha convinto che UnescoEdu e' una delle possibilita' qualificanti per fare alternanza scuola-lavoro, perche' e' un progetto che fa acquisire nuove skills e competenze e perche' c'e' dentro il Comitato Giovani dell'Unesco, certificato, serio. Poi ci sono gli enti locali che si assumono partnership importanti. Le diverse regole dell'alternanza scuola-lavoro, che ormai abbiamo definito, promosso e presentato al 16 dicembre, sono cosi' facilmente attuabili e monitorabili, oltre a dare grande soddisfazione ai ragazzi che partecipano ai progetti". Un impegno, quello del Miur a favore del patrimonio culturale italiano, che Fedeli spera non si arresti a marzo: "Chiunque ci sara' al governo dopo marzo dovra' accelerare i decreti attuativi sulle materie umanistiche, per diffondere la conoscenza approfondita della nostra storia, musica, arte".
(Red/Dire)