Roma, 5 feb. - Valutazione, alternanza scuola-lavoro e orientamento. Sono le tre parole-chiave delle proposte di riforma contenute ne' 'La scuola 4.0' e presentate al Roma Eventi da Tortuga, il think tank di studenti e giovani professionisti che affronta temi di politica ed economia, con l'obiettivo di informare e influenzare il dibattito pubblico e i 'policy makers'. L'iniziativa, che si chiama 'Tre proposte per continuare a cambiare la scuola', e' stata organizzata in collaborazione con l'Associazione di cultura politica e di governo 'ProDemos', la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, e la responsabile Scuola del Partito Democratico, Simona Malpezzi.
"Valutazione degli insegnanti come perno fondamentale da legare alle retribuzioni, in base ad un sistema meritocratico da affiancare ai tradizionali aumenti salariali strutturati sull'anzianita'". E' in particolare questa la proposta di Tortuga, che insiste sulla necessita' di creare "criteri per una valutazione migliorativa- hanno sottolineato gli studenti e i giovani professionisti- partendo da un processo standardizzato ma umano, contestualizzato per istituto e insegnante, che evidenzi punti di forza e di debolezza e abbia un approccio costruttivo e non punitivo".
In questo processo, il lavoro degli insegnanti sarebbe stimato in termini di didattica, con l'intervento di un ispettore esterno; professionalita', dando parola ai dirigenti scolastici; percorsi di formazione certificati. Sulla base di un indice sintetico assegnato ad ogni insegnante con cadenza triennale, scatterebbero gli aumenti salariali strutturati in sette fasce di merito, mantenendo parallelamente gli scatti di anzianita'. E per i docenti con indice sintetico basso, dovrebbe essere garantita una formazione ad hoc. Proposta che va "nella giusta direzione", secondo Armando Catalano di Flc Cgil, "ma che andrebbe rivista con opportuni correttivi", mettendo in primo piano la fase della contrattazione.
"Dobbiamo metterci soldi aggiuntivi- ha spiegato Catalano- Se continua questo clima di collaborazione e si recuperano i soldi persi con il blocco degli stipendi, possiamo ragionare sulle risorse aggiuntive, da assegnare in base a criteri simili da quelli proposti da questi giovani studiosi". E sul tema delle risorse e dei docenti insiste anche l'intervento della ministra Fedeli, che sottolinea la necessita' di tenere fuori le proposte di riforma da questo rinnovo contrattuale: "In questo Paese il tema della professionalita' dei docenti non e' mai stato centrale- ha dichiarato la ministra- Con la legge 107, poco considerata da questo punto di vista, per la prima volta e' stata messa al centro la funzione strategica per il Paese dei docenti. Credo che il tema delle carriere dei docenti sia un tema vero e serio, che si fa anche con le risorse. Ma credo anche che si debba sapere cos'e' la deontologia professionale degli insegnanti e che c'e' bisogno di regole, sanzioni e provvedimenti disciplinari piu' espliciti. Perche'- ha concluso- questo e' l'altro lato dell'assunzione di responsabilita' e del riconoscimento della loro funzione sociale ed economica".
Il secondo punto della proposta di Tortuga, 'Una scuola fondata (anche) sul lavoro', si aggancia invece al tema dell'alternanza, a cui vengono riconosciuti due meriti: l'avvicinamento tra mondo della scuola e mondo del lavoro e la riduzione del gap tra istituti professionali e licei. Il modello di riferimento, secondo il giovane team di Tortuga, e' quello tedesco, da cui, hanno puntualizzato, "siamo molto lontani". Anzitutto, perche' "le imprese non ci credono". In secondo luogo, perche' l'alternanza rischia di diventare "veicolo di diseguaglianza" per chi, partendo da una situazione di svantaggio, non si trova in un contesto in grado di intercettare progetti di qualita'.
Tre le possibili soluzioni proposte da Tortuga: il co-funding alle imprese che ospitano gli studenti in alternanza; il coinvolgimento degli insegnanti nella valutazione, con l'inserimento dell'alternanza in pagella; una retribuzione minima di 5 euro l'ora per ogni ragazzo. Un punto, quello della retribuzione degli studenti in alternanza, che non trova d'accordo Simona Malpezzi: "Quando abbiamo inserito l'obbligo dell'alternanza scuola-lavoro, avevamo pensato di cambiare il nome e di insistere sul suo essere strumento di formazione.
Perche' quando i ragazzi fanno alternanza non lavorano, fanno scuola- ha puntualizzato Malpezzi- E ricordiamo che quelle che vengono acquisite con questa esperienza formativa non sono competenze professionalizzanti, ma competenze trasversali".
Terzo e ultimo punto-chiave della proposta di Tortuga, l'orientamento al futuro, da sfruttare nella sua funzione (in)formatrice ed equalizzatrice. Informatrice, perche' l'orientamento "crea consapevolezza, favorisce scelte informate e orientate alla costruzione di un percorso coerente".
Equalizzatrice, perche' "non lascia indietro nessuno e controbilancia l'influenza degli stereotipi". Stereotipi che influiscono, ad esempio, sulla partecipazione femminile alle scienze, le cosiddette 'Stem'. Sempre prendendo a modello la Germania, l'invito di Tortuga e' di "introdurre un modello logistico di 'one stop shop' che coordini i centri per l'impiego per offrire uno strumento reale di supporto alla ricerca di occupazione", ha concluso.
(Red/Dire)