Presentata terza edizione premio dedicato al 'Don Milani del Sud'
Roma, 5 feb. - "Siamo soddisfatti di essere riusciti a coinvolgere le scuole di tutta la regione. Don Italo Calabro' e' stato parroco ed educatore. Un punto di riferimento per l'intera citta', un uomo che ha dedicato se stesso agli ultimi e ai giovani, inculcando in loro il ripudio della 'ndrangheta e della mentalita' mafiosa. Ancora oggi occorre guardare a don Italo come modello di inclusione sociale, simboleggiata dalla celebre frase: 'nessuno escluso mai'. Uno slogan che racchiude tutta la forza dirompente della carita' cristiana e sintetizza uno degli elementi di fondo della dottrina sociale della Chiesa". Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, presentando a Reggio Calabria la terza edizione del premio 'don Italo Calabro', per l'educazione del giovani'.
Il concorso per l'edizione 2017/2018 e' stato esteso a tutti gli istituti scolastici della Calabria, soprattutto agli studenti della scuola secondaria di II livello, grazie al coinvolgimento dell'Ufficio scolastico regionale la Conferenza episcopale calabra e il supporto della Piccola opera Papa Giovanni fondata cinquant'anni fa proprio da Don Italo, la cui figura si accosta spesso a quella di Don Milani, soprattutto per l'impegno rivolto ai giovani come parroco e come educatore.
Irto ha ringraziato il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Diego Bouche' (rappresentato dalla professoressa Franca Falduto), al suo ultimo giorno di lavoro a Catanzaro. Poi ha sottolineato l'importanza del ruolo della Conferenza episcopale calabra, rappresentata dal presidente, mons. Vincenzo Bertolone (arcivescovo di Catanzaro).
"Vorrei rivolgere il mio plauso e l'incoraggiamento per questo progetto per il quale mi congratulo con il presidente Irto - ha dichiarato mons. Bertolone - oggi in Calabria abbiamo bisogno di non parlare solo di legalita' ma anche di etica e di Vangelo. La legalita' fine a se stessa e' pura osservanza di norme: essa e' indispensabile ma occorre individuare modelli e punti di riferimento etici, come don Italo Calabro', o ancora come don Pino Puglisi e Giorgio Ambrosoli. Occorre avere cura dei giovani - ha concluso Bertolone - per dare una scossa alla societa' degli egoismi e per raggiungere il bene comune".
La terza edizione del concorso e' rivolta agli studenti delle quarte e quinte classi delle scuole secondarie di secondo grado di tutta la Calabria. Gli studenti saranno chiamati a formulare, entro il 29 marzo 2018, un elaborato (un video, un manifesto, una presentazione in power point, una tesina o una poesia) sull'impegno del sacerdote reggino per la diffusione dei principi di cittadinanza attiva, per la cura delle fasce sociali svantaggiate e per il contrasto alla violenza e alla mentalita' mafiosa.
(Red/Dire)