Roma, 3 dic. - Educare gli studenti alla legalita', al rispetto dei diritti e dei doveri, promuovere la loro partecipazione alla vita civile del Paese e favorire il contrasto alla criminalita' organizzata. È quanto prevede l'intesa rinnovata al Miur dal ministero dell'Istruzione, il ministero della Giustizia, l'Anac, il Csm, l'Anm e la Direzione nazionale antimafia.
La Carta d'intenti prevede la realizzazione di campagne informative sugli strumenti a disposizione per la prevenzione e il contrasto alla criminalita' organizzata. Seminari e attivita' di educazione alla legalita' e cittadinanza attiva per i giovani. Quindi, un programma di iniziative per rendere piu' continuo il contatto tra le aule dei Tribunali e quelle scolastiche, attraverso la conoscenza diretta dei magistrati e del loro lavoro quotidiano. Infine la Carta ha l'obiettivo di fornire una rete di supporto ai minori e alle famiglie destinatarie di provvedimenti giudiziari dei tribunali per minorenni per garantire concrete alternative di vita. A siglare l'accordo nel dicastero di viale Trastevere, il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, quello della Giustizia, Alfonso Bonafede, il vicepresidente del Csm, David Ermini, il presidebte dell'Anac, Raffaele Cantone, il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, e il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci.
"Stiamo offrendo ai nostri giovani- ha detto Bussetti- una straordinaria opportunita' di crescita grazie al potenziamento e la missione educativa della scuola".
"L'intesa siglata oggi- ha aggiunto il ministro- testimonia la determinazione che accomuna cosi' tanti rappresentanti delle maggiori istituzioni del nostro paese nel mostrare ai ragazzi che senza legalita', senza rispetto delle regole e senza giustizia non c'e' coesione sociale. Non c'e' spazio per la crescita individuale, di una comunita' e di un paese".
(Red/ Dire)