"E' nostro compito cambiare le cose, merito e' l'unica speranza"
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 13 nov. - "La corruzione non e' un reato che puo' essere commesso dai ragazzi, che potrebbero sentirlo come un tema lontano. Pero' e' fondamentale fargli capire le conseguenze che loro pagano per l'esistenza di questo male endemico del nostro Paese, in tema di fuga di cervelli, di ricerca di occupazione, di difficolta' di imporre il criterio della meritocrazia, perche' il merito e' l'unica speranza per cambiare le cose e siamo noi a dover dare per primi l'esempio, provando a coinvolgerli in tematiche lontane". Lo ha detto il presidente dell'Autorita' Nazionale Anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, nel corso della cerimonia di premiazione del concorso per le scuole 'Whistleblower: un esempio di cittadinanza attiva e responsabile' che si e' svolta al liceo classico 'Pilo Albertelli' di Roma alla presenza della ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli.
"Anche i grandi quando devono denunciare nel loro ambiente hanno gli stessi problemi dei ragazzi- ha aggiunto Cantone- È importante provare a sapere prima di entrare nel mondo dei grandi, che il mondo dei grandi ha problemi maggiori, di cui voi ragazzi provate le conseguenze. Le cose le abbiamo rovinate noi ed e' nostro principale compito cambiarle, ma abbiamo bisogno dell'entusiasmo e della fantasia che viene da voi,dobbiamo fare la nostra parte senza delegare niente a nessuno e senza pensare che dovete risolvere voi le cose". E sul concorso ha sottolineato: "Io sono convinto da sempre della necessita' di provare a coinvolgere i ragazzi, facendoli sentire i protagonisti di un'attivita', non facendo l'ennesima lezioncina, ma stimolando la loro parte migliore.
È importante provare a discutere con i ragazzi e questo concorso per l'individuazione del nome del whistleblower e' un tentativo di stimolare la loro capacita' di immedesimarsi nella scelta, nel fare la cosa giusta in un momento in cui puo' costare. In molti contesti fare la cosa giusta e' molto difficile. E' bello che in questo momento tre scuole si vedano a Roma per discutere di questi temi e per dare un premio che serve per dimostrare che noi crediamo nel lavoro che fanno. Abbiamo bisogno del vostro entusiasmo per continuare a crederci. Vogliamo proseguire con questo concorso- ha concluso- perche' crediamo che bisogna continuare a parlare ai ragazzi di corruzione, che sembra un tema da adulti".
(Red/ Dire)