Iniziativa della casa editrice per il centenario del vocabolario
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 13 nov. - Un viaggio intorno alle parole per fare il punto con gli studenti su passato, presente e futuro della lingua italiana. È l'iniziativa della casa editrice Zanichelli che, in occasione del centenario del vocabolario italiano, organizza 15 incontri nei licei di 13 citta' italiane.
Cerignola, citta' natale di Nicola Zingarelli, l'autore che firmo' il vocabolario proprio un secolo fa. E poi Bari, Cagliari, Roma, Napoli, Torino, Milano, Padova, Trieste, Firenze, Palermo, Catania per chiudere il 15 dicembre a Bologna, sede dell'editore Zanichelli. Nel corso degli incontri interverranno il curatore dello Zingarelli Mario Cannella, il linguista e critico letterario Massimo Arcangeli e la sociolinguista Vera Gheno.
Protagonista del tour il vocabolario, lo strumento che, da un secolo, registra come un notaio i cambiamenti della lingua italiana, specchio della societa' che rappresenta la storia dell'Italia attraverso le parole. L'ultima edizione dello Zingarelli contiene 145mila voci e oltre 380mila significati. Tra i nuovi ingressi la 'post-verita'', ossia "il fenomeno per cui nella discussione pubblica si affermano e si diffondono false verita', amplificate dalla retea'", come riporta il vocabolario, e 'dronista', il manovratore di droni. Voci che rappresentano cambiamenti culturali e innovazioni tecnologiche del nostro tempo.
"Circa 2.000 parole sono di uso frequentissimo, secondo i calcoli del linguista Tullio De Mauro, e costituiscono il 'lessico fondamentale' della nostra lingua- spiega il linguista Massimo Arcangeli-; se vi sommiamo 2.500 parole 'di alto uso', che anche chi e' poco istruito riesce bene o male a capire, potremmo sostenere che la stragrande maggioranza dei parlanti italiani e' in grado di comprendere circa 4.500 parole (molte di meno quelle effettivamente usate), che coprono poco piu' del 95% di tutto quel che normalmente diciamo. Per le persone di media cultura la quota delle parole comprese aumenta di diverse migliaia di unita': alle circa 2.000 parole di terza fascia, dette 'di alta disponibilita'' (anch'esse piu' o meno di uso quotidiano), che possono arrivare a coprire un ulteriore 2% circa dei nostri normali discorsi, se ne aggiungono moltissime altre, tra formali o raffinate, precise o specialistiche, gergali o regionali e cosi' via. La dotazione di un parlante molto colto puo' rasentare le 50.000 parole. Fra queste anche molti vocaboli non piu' in uso". Lo Zingarelli indica 5.500 parole dell'italiano fondamentale, ma segnala anche 3.125 'parole da salvare' come fragranza, garrulo, solerte, voci che stanno cadendo in disuso perche' si preferiscono dei sinonimi piu' comuni quali profumo, chiacchierone, diligente.
In questo 'viaggio' tra le parole saranno gli studenti a scegliere gli argomenti da approfondire come: la scoperta di parole perdute o dimenticate, che a volte vengono tolte per scelte lessicografiche meditate o per cambiamenti sociali epocali; le parole nuove, per capire come nascono i neologismi e con quali criteri entrano nel vocabolario, con una riflessione anche sulle parole straniere; scoprire il corrispettivo femminile di parole di mestieri e professioni che prima erano tipicamente maschili.
(Red/ Dire)