(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 12 giu. - "Le competenze sono la piu' solida garanzia di futuro per le nostre e i nostri giovani, per uno sviluppo strutturale per il nostro Paese: solo attraverso un allineamento piu' efficace tra il nostro sistema educativo, la societa' che cambia e il mondo del lavoro avremo la nostra vera Garanzia Giovani". Lo ha detto Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, intervenendo nel corso del convegno 'Le competenze digitali 4.0 - Scuola, Lavoro e Impresa', presso l'Itis Galileo Galilei di Roma. "La domanda di competenze, e - al centro di questa - delle competenze digitali, e' destinata ad aumentare.
Allo stesso tempo - ha proseguito Fedeli - continuera' ad evolversi, trasformando interazioni sociali, lavori e intere filiere produttive. L'Industria 4.0 e' proprio il paradigma rappresentativo di questa trasformazione". Gia' l'Ocse ricorda che alle nuove generazioni e' richiesta una forte propensione all'apprendimento continuo, per rispondere alla continua evoluzione delle professioni richieste. "Se non possiamo prevedere con certezza quanti lavori saranno trasformati dalle tecnologie digitali, possiamo affermareinvece con certezza - continua il ministro - che la quasi totalita' dei lavori sara' profondamente modificata dalle stesse tecnologie.
Questo richiede una straordinaria capacita' di adattamento e propensione all'apprendimento a cui si deve rispondere solo con un forte investimento nelle competenze trasversali, rafforzando il legame con il digitale e la sua 'cultura'. La creazione di una cultura digitale diffusa deve inevitabilmente partire dalla scuola. Proprio per questo, siamo convinti che la direzione tracciata dal Piano Nazionale Scuola Digitale sia quella giusta". A questo proposito Fedeli ha annunciato un evento dedicato al Piano Nazionale Scuola Digitale a Roma il prossimo 26 luglio in cui si riuniranno tutti gli stakeholder per rilanciarlo con "nuove priorita', nuovi investimenti in formazione, competenze e connettivita' per ogni scuola". Ad oggi, ha ricordato la titolare del dicastero di viale Trastevere, 150 mila persone nella scuola fruiscono della formazione sui temi del digitale; 8.400 animatori digitali e i loro team per l'innovazione sono al lavoro; oltre 1,3 milioni di studentesse e studenti e 50.000 docenti sono gia' coinvolti nel portare il pensiero computazionale in ogni classe; oltre 4.000 istituti sono al lavoro per rendere strutturali le competenze digitali grazie ad un investimento da 80 milioni di euro; tutte le scuole sono impegnate su innovazione degli ambienti per l'apprendimento e per il rinnovamento di didattica e organizzazione.
"Un impegno - ha sottolineato - che riguarda anche l'Alternanza scuola-lavoro in chiave digitale e l'orientamento, strumenti che sono stati ulteriormente rafforzati nell'ultimo anno con investimenti dedicati, grazie alle risorse del PON, e il rafforzamento degli ITS, in particolare su tecnologie dell'informazione e della comunicazione". Fedeli ha infine ricordato che "sul versante universitario, una priorita' assoluta e' favorire l'accesso della componente femminile alla formazione superiore e universitaria ICT. La quota molto bassa di donne tra i laureati nei corsi ICT e scientifici e' una criticita', ma anche un potenziale strategico di abilita' e capacita' da cogliere. È necessario aiutare le donne - ha cconcluso - ad abbattere una barriera culturale imposta dal costume e associata a schemi di disparita' salariale di genere, tramite campagne di formazione e informazione sulle maggiori opportunita' di reddito, carriera e valorizzazione di genere negli ambiti dell'ICT e dell'innovazione, iniziative di mentoring, rafforzamento delle competenze".
(Red/ Dire)