Esperto Ido: Alle elementari sul corpo, alle medie riproduzione
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 12 giu. - "Viviamo una situazione, come sempre, paradossale per quanto riguarda l'educazione dei bambini, soprattutto in campi delicati dove c'e' la necessita' di una corretta informazione che permetta l'evoluzione del pensiero dei piu' piccoli, cosi' da accompagnarli in una crescita della loro conoscenza. In questa grande ignoranza proporre ed attuare un'informazione sessuale e' la cosa piu' opportuna, e anche doverosa, ma deve essere calibrata secondo l'eta' degli alunni". La pensa cosi' Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), commentando la polemica scaturita dalla lezione di sessualita' fatta in una quinta elementare di una scuola di Modena.
"Tutti ci lamentiamo che gli alunni delle nostre scuole, dalle elementari alle superiori, non abbiano la possibilita' di essere informati in modo serio sull'importanza della sessualita', pero' non si fa quasi nulla per aiutare a colmare tale lacuna. Al contrario, nella maggioranza dei casi, assistiamo a genitori che protestano davanti alle proposte che riguardano l'educazione sessuale. Nel frattempo, i nostri giovani godono di un'ignoranza in materia abissale- fa sapere lo psicologo- e una piccola dimostrazione di questa mancanza di conoscenza la riscontriamo nel fatto che le femminucce dagli 11 ai 18 anni non hanno la minima conoscenza del loro stato fisico, se non quella derivata dai consigli dell'amica. Basti pensare che una percentuale risibile di femminucce (solo il 10%) viene accompagnata all'incontro con la ginecologa. Questo comporta una non conoscenza dell'evoluzione del proprio corpo a cominciare dall'igiene intima".
Tornando al caso modenese, "sarebbe un grande risultato se nella scuola elementare si iniziasse almeno a far conoscere ai bambini il proprio corpo- continua Castelbianco- successivamente, accanto a questo, si puo' arrivare al concetto di sentimento che puo' attuare cambiamenti sul corpo. Questo sarebbe un altro risultato molto valido. I criteri di accoppiamento possono essere accennati alle elementari parlando magari di quello che accade nel mondo vegetale e animale. Cio' consentirebbe di spiegare il senso della riproduzione e di affrontare successivamente, alle medie, l'aspetto dell'accoppiamento sessuale utilizzando anche disegni piu' espliciti". Tuttavia, avverte lo psicologo, "le informazioni devono essere corrette, non alterate ed adeguate al soggetto che le riceve. Sarebbe una stupidaggine non calibrarle ai diversi stadi dello sviluppo. Sicuramente chi cade in questo errore dira' che 'i bambini gia' sapevano tutto e che potrebbero vedere i videoporno ovunque su internet'. Seppure questa constatazione e' vera solo in alcuni casi, cio' non significa che non sia stata commessa una leggerezza".
Infine, conclude Castelbianco, "lanciare una notizia bomba ai bambini, come la sessualita', a tre giorni dalla fine della scuola e' un errore pedagogico. In questo modo non hanno potuto riportare le loro risposte, sensazioni, pareri e pensieri e non si e' potuto intervenire qualora abbiano distorto le informazioni ricevute- termina lo psicologo- e' invece importante che esse siano corrette".
(Red/ Dire)