(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 23 gen. - L'assistenza scolastica e' "in crisi" in tutta Italia: tanti gli enti locali che sospendono o riducono quello che e' un servizio indispensabile per l'esercizio del diritto allo studio dei ragazzi con disabilita'. Se in Abruzzo e' intervenuta addirittura la Consulta, per dichiarare illegittima e incostituzionale la "scusa" del bilancio per tagliare su assistenza e trasporto scolastico, in molti casi e' il Tar ad essere chiamato spesso in causa dalle famiglie. E a pronunciarsi, nella maggior parte dei casi, a loro favore. L'ultimo caso arriva da Molfetta, dove il comune ha interrotto il servizio di assistenza a un alunno con disabilita' dal 31 maggio scorso. Tanto che il ragazzo aveva dovuto frequentare gli ultimi giorni di scuola per sole otto ore a settimane, a fronte delle 33 previste. A luglio il ricordo dei genitori al Tribunale di Trani, che nei giorni scorsi ha messo la sentenza: comune condannato.
Dovra' assicurare per tutto l'anno corrente e per i successivi un assistenza all'autonomia e alla comunicazione e dovra' risarcire i genitori per il danno subito. L'ente locale, pero', non demorde: ha gia' annunciato di voler ricorrere in appello, a quanto pare convinto delle sue ragioni.
(www.redattoresociale.it) (Red/ Dire)