(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 16 gen. - Iniziative didattiche, visite e conferenze scientifiche. E' il progetto 'Innovazione che parla italiano' che va a inserirsi nella Conferenza degli addetti scientifici 2017, che si e' svolta la scorsa settimana al ministero degli Esteri. L'iniziativa, a cura del ministero dell'Istruzione e del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha come obiettivo la diffusione della conoscenza tra i giovani dell'articolo 9 della Costituzione, dedicato alla promozione della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, nonche' alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico del Paese. Per questo alla Farnesina oltre 150 studenti provenienti da vari istituti superiori di Roma, si sono confrontati - intorno all'opera 'materia prima' dell'artista Fabrizio Plessi - con alcuni testimoni della ricerca, della cultura e dell'innovazione italiana tra cui i 25 addetti scientifici italiani all'estero e il presidente del Cnr, Massimo Inguscio.
"Il Cnr e' molto fiero di questa iniziativa sull'articolo 9- ha detto Inguscio all'agenzia Dire- questo anche perche' un nostro presidente, Gustavo Colonnetti, faceva parte dell'Assemblea costituente che redasse la nostra Carta. Per una nazione la scienza, oltre che ricerca, e' anche bellezza. Tutti questi ragazzi che da questa iniziativa potranno imparare molto. Come Cnr, inoltre, siamo impegnati con gli studenti e le scuole con molti progetti che vanno anche oltre l'articolo 9". Quindi, "alternanza scuola-lavoto, formazione digitale sin dalle scuole medie e molto altro".
"Quello che cerchiamo di far comprendere ai ragazzi- ha aggiunto il presidente Cnr- e' che la scienza, cosi' come la cultura, e' per forza di cose competitiva. E' bene quindi che questi ragazzi imparino - oltre a lavorare in maniera coerente e sinergica - anche che chi emerge non e' il piu' fortunato o piu' privilegiato, ma colui che ha idee piu' brillanti".
Tra i presenti all'iniziativa anche Carmela Palumbo, direttore generale della direzione agli ordinamenti scolastici del Miur: "Siamo alla quinta edizione di questo progetto- ha spiegato la dirigente del Miur- questa edizione la vogliamo dedicare a quella parte dell'articolo che riguarda la promozione da parte della Repubblica della ricerca scientifica e tecnica. Con un messaggio chiaro: anche questo e' un fatto di cittadinanza". La ricerca scientifica quindi, "non e' un tema riservato agli addetti ai lavori e comunque distante dal cittadino" piuttosto "e' una cosa che riguarda tutti i cittadini". Nessuno, ha concluso Palumbo, "puo' fare ricerca scientifica isolatamente, ma puo' farlo in team che molto spesso no si trovano nemmeno nello stesso luogo, ma in parti diversi del mondo".
(Wel/ Dire)