(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 16 gen. - "Le scuole rappresentano sempre di piu' un luogo di relazioni complesse, in cui possono sorgere conflitti di diversa entita'. Le difficolta' ad esprimere il proprio punto di vista, la difficolta' a gestire il conflitto tra pari, portano spesso alla lacerazione dei rapporti tra le persone e a una violenza diffusa nelle relazioni". Lo dice Filomena Albano, in occasione del primo incontro del gruppo di mediatori incaricati della realizzazione del progetto dedicato al tema della mediazione scolastica, come previsto dalla Convenzione stipulata tra l'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza (Agia), l'associazione G.E.M.ME - Sezione italiana, e l'Istituto Don Calabria.
Il progetto, promosso dall'Agia, e' rivolto a dodici scuole secondarie di primo grado, distinte per ambiti territoriali, in modo da garantirne la diffusione su tutto il territorio nazionale, ed e' articolato in due incontri: il primo si svolgera' a Roma con un gruppo di studenti rappresentativo dell'Istituto scolastico, e il secondo - che coinvolgera' l'intera scuola, si svolgera' presso l'istituto scolastico di provenienza dei ragazzi, dove si recheranno i mediatori del progetto.
"La riunione e' servita a condividere con i mediatori linguaggi, metodologia e strumenti utili alla conduzione degli incontri- spiega la Garante Albano- fattori rilevanti per il successo del progetto, che ha l'obiettivo di far fare esperienza diretta della cultura della mediazione ai ragazzi. In questo senso il progetto assume valore di prevenzione di episodi di bullismo e di violenza. Saranno i ragazzi stessi - continua la Garante - insieme ai loro insegnanti, che contribuiranno alla diffusione della cultura della mediazione nei contesti di loro provenienza, grazie a delle "consegne" che saranno loro affidate dai mediatori scolastici, professionisti esperti, messi a disposizione dall'Associazione G.E.M.M.E. - Sezione Italiana - e da l'Istituto Don Calabria. La diffusione della cultura della mediazione rientra tra le tante, molteplici attivita' che la legge istitutiva attribuisce all'Autorita' garante, e gestire i rapporti mediando fin dall'infanzia e l'adolescenza - conclude la Garante nazionale - permette di apprendere sin da piccoli la cultura del rispetto degli altri: una garanzia di investimento per il futuro".
(Wel/ Dire)